L'ANALISI
CREMONA: L'ALLARME
18 Settembre 2023 - 05:00
CREMONA - L’annuncio, ufficiale e capace di squarciare il velo di pudore che spesso copre o comunque sfuma allarmi simili, lo ha dato ieri durante la messa il parroco, don Maurizio Ghilardi: «Come possibile, estrema, soluzione al problema — non ha nascosto preoccupazione il don, rispettando in pieno il suo ruolo di guida della comunità oltre che di sentinella educativa — valutiamo la possibilità di chiudere l’oratorio, così forse riusciremmo ad interrompere i vandalismi e le aggressioni verbali alle persone presenti e, insieme, i turpiloqui e le volgarità che continuiamo a sentire e che non ci consentono di tenere lì i bambini».
La soluzione indicata dal sacerdote riguarda nello specifico gli spazi di competenza intorno alla chiesa, ma il problema cui si riferisce interessa anche il resto del quartiere: sono le bande di «teppistelli» che da settimane, evidentemente in un crescendo diventato intollerabile, tengono in scacco il Boschetto, in particolare le zone frequentate dai giovani.
«La situazione è esplosiva e lo dimostrano proprio le parole del nostro parroco, comprensibilmente arrivato a pensare persino di chiudere l’oratorio — conferma il presidente del comitato di quartiere, Gianrosario Tamburini —. La situazione di disagio dei residenti per le azioni teppistiche di alcuni adolescenti ha davvero superato il limite». Lo scenario: la sera e la notte scorribande con motorini, anche calpestando e vandalizzando le aree verdi dei due parchi; poi intimidazioni «che creano paura nei passanti», insulti. Come si sentissero padroni. E impunibili. Non una baby gang nel senso proprio del termine, ma un gruppo capace di suscitare timori sì.
Al punto che, stando a quanto descrive Tamburini, soprattutto in via Fratelli d’Italia «anziani e bambini stanno disertando da tempo le aree verdi perché non si fidano più». Si sentono a rischio. «E del resto — continua il presidente del comitato — le aggressioni verbali, le volgarità e anche il lancio di oggetti e sterco di cane sui balconi delle case si susseguono. E quei cittadini che hanno tentato invano di ricondurre i ragazzi alla buona educazione, hanno ricevuto in cambio solo insulti e offese». A spadroneggiare in quella fetta di quartiere sarebbe una ‘banda’ di ragazzini di età compresa fra i 14 e i 16 anni.
«Sono residenti qui e a volte vengono spalleggiati da altri che arrivano da altre zone della città. Effetto dell’estate? No, il periodo estivo ha forse ingigantito il problema ma quel tipo di incursioni erano già iniziate a marzo, tanto che come comitato di quartiere avevamo relazionato la polizia locale della situazione, ribadita con una seconda sollecitazione in giugno e una terza a luglio. Nel frattempo, singoli cittadini impegnati nel controllo di vicinato hanno segnalato casi vari direttamente alla centrale della polizia di Stato. Ma a quei ragazzini non interessa nulla, non hanno rispetto: ne abbiamo visti alcuni deridere le forze dell’ordine quando sono arrivate. E allora, a questo punto, è evidente che il buonismo non serve più. È arrivato il tempo di azioni forti o il problema resterà irrisolto». È come un grido di aiuto che si alza, quello del Boschetto. Ha voci autorevoli: quella del parroco e quella del presidente del comitato di quartiere. E merita una risposta.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris