L'ANALISI
15 Settembre 2023 - 05:15
PESCAROLO - Museo del lino, è tutto da rifare. Dopo la cessazione dell’attività dell’omonima associazione che si occupava della gestione della struttura museale pescarolese di via Mazzini, è come se si fosse cancellata anche questa realtà, almeno sulla carta.
«Casualmente – spiega il sindaco Graziano Cominetti – abbiamo scoperto che una volta che l’associazione che gestiva il museo si è sciolta, è come se anche il museo fosse scomparso. Questo implica ovviamente che non è più un ente riconosciuto nel circuito regionale, con tutte le conseguenze che questo ne comporta sia a livello normativo che per eventuali contributi a cui avremmo potuto accedere. I riconoscimenti infatti sono in capo al soggetto che gestisce il museo e se questo viene meno, è come se tutto venisse resettato».
La riapertura dunque slitta in avanti e al momento non ci sono date certe, solo una serie di adempimenti burocratici senza i quali non sarà possibile procedere.
«Abbiamo dato il via a tutto l’iter con la Regione, ma ci sono tempi tecnici che ovviamente vanno rispettati, nel frattempo stiamo definendo il soggetto terzo che gestirà il museo» ha precisato il primo cittadino.
Nel frattempo i volontari che da sempre operano in paese si sono già rimboccati le maniche e, un po’ per volta, stanno ripulendo e sistemando gli spazi museali e i reperti i mostra. Il tutto in vista di una eventuale ripartenza.
Lo scorso 7 giugno infatti si era tenuta in municipio la firma dell’atto davanti al notaio Marianna Bagnera, con cui il patrimonio del museo del lino (che ha un valore di circa 770mila euro) era passato dall’omonima associazione al Comune di Pescarolo. La sottoscrizione del documento era avvenuta da parte di Fabrizio Merisi (presidente del comitato liquidatore), Cominetti (sindaco) ed Elisa Mariotti (testimone e socia dello studio commercialista Mariotti - Borghisani).
Presenti anche Stefana Mariotti, storica presidente e anima del museo, Ferruccio Carasi, l’assessore Marta Fiammetti e il consigliere comunale Emanuele Calcina.
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