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Lo storico Museo del Lino passa al Comune

Chiuso da tre anni, l’associazione ha ceduto tutto all’amministrazione. Il sindaco Graziano Cominetti: «Ripartirà»

Serena Ferpozzi

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serena.ferpozzi@gmail.com

28 Maggio 2023 - 09:50

Lo storico Museo del Lino passa al Comune

PESCAROLO - Il 7 giugno ci sarà la firma ufficiale dell’atto con il quale il Comune si prende in carico il patrimonio del Museo del Lino. Da quando infatti si è sciolta l’associazione, per statuto, in automatico, il materiale contenuto all’interno dovrebbe andare direttamente all’ente locale. Nel consiglio comunale di venerdì sera c’è stata l’accettazione della donazione, o come è stato precisato della devoluzione, con il conferimento della delega per la sottoscrizione degli atti al sindaco Graziano Cominetti. Un passaggio importante che poterà, poi nel mese di settembre, alla riapertura grazie al supporto di un ente esterno. «La norma – ha spiegato il sindaco Cominetti – ci impone di fare altre valutazioni, analisi e passaggi formali prima della riapertura. Il nostro obiettivo è comunque quello di affidare la gestione della struttura ad un ente terzo e di aprire, dopo quasi tre anni di stop, nel mese di settembre».

La seduta del consiglio comunale durante la quale è avvenuto il passaggio del Museo del Lino dall’associazione al Comune

Il gruppo di minoranza (presente in sala il consigliere Luigi Manzini) ha deciso di astenersi. «Abbiamo lavorato all’estremo per convincere l’associazione che ormai non esiste più a cambiare rotta e atteggiamento, per cercare di risolvere il problema, e a proseguire nella gestione dela struttura. Questo non è stato possibile e ce ne dispiace».

Il passaggio più difficile e delicato sarà quello di far capire il futuro. «La memoria di tutti i volontari – ha concluso il primo cittadino – che hanno partecipato per creare il Museo del Lino non deve essere persa ma deve essere il punto di partenza per valorizzarlo. Quindi deve essere rilanciato nel più breve tempo possibile rendendo omaggio alle tante persone pescarolesi che l’hanno voluto e portato avanti. Non si tratta quindi di una sconfitta, ma di un nuovo inizio».

Più di un anno fa infatti l’associazione Museo del Lino si era sciolta. L’assemblea lo aveva deliberato all’unanimità. Una decisione sofferta sia per la mancanza di nuove forze che potessero subentrare, ma soprattutto a causa delle vicissitudini che avevano portato il sodalizio e il comune dinnanzi al Tar di Brescia.

UN 'GIOIELLO' NATO NEL 1975 GRAZIE AI PRIVATI

Il Museo del Lino è nato nel 1975 per iniziativa di privati e nel maggio del 2004 è stato inaugurato con l’allestimento attuale. Un fiore all’occhiello per il territorio e la sua storia. Da sempre meta di visite di scolaresche, ma anche di comitive o privati cittadini. La struttura, che si trova in via Mazzini a Pescarolo, raccoglie una sezione etnografica, con attrezzi e manufatti che documentano le fasi di produzione e lavorazione del lino e della seta, tradizionali attività tessili sulle quali si basava l’economia locale fino agli anni Trenta del Novecento. Espone anche oggetti per l’illuminazione, dai lumi a olio fino all’introduzione della corrente elettrica, attrezzi da lavoro e oggetti di vita quotidiana. I duemila oggetti esposti, più gli altri ottomila custoditi nei depositi, raccontano il mondo contadino nella pianura padana prima della meccanizzazione agricola. Un luogo affascinante che ospita gli attrezzi usati nell’allevamento del baco da seta, per la maggiora parte risalenti all’Ottocento, compresi due pezzi rarissimi antesignani della filanda. Il museo conserva oltre 2.500 manufatti ricamati a mano, soprattutto in lino che sono conservati in un’apposita stanza climatizzata.

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