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PIZZIGHETTONE. IL LUTTO

L'ultimo saluto a Baini: "Ha seminato la ricchezza della sua umanità"

Le parole di don Andrea Bastoni ai funerali del 39enne morto tragicamente in un incidente stradale

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

14 Settembre 2023 - 18:20

L'ultimo saluto a Baini

(FotoLive/Massimo Marinoni)

PIZZIGHETTONE - «Ora Federico è entrato nella casa dell'eternità». Le parole di don Andrea Bastoni vogliono accendere speranza e conforto nella chiesa gremita di San Bassiano. Ma questo pomeriggio ai funerali di Federico Baini, l’agente immobiliare 39enne, morto martedì mattina in un terribile schianto contro un camion di Linea Gestioni A-2A lungo la tangenzialina di Cremona, quella del parroco di Pizzighettone diventa un'impresa ardua. Ardua perché il dolore che hanno nel cuore la moglie Marta, la mamma Franca, il papà Luigi e la sorella Manuela è troppo grande. E le lacrime che qualcuno tenta di nascondere sotto gli occhiali neri sgorgano copiose. Nel giorno dell’addio la salma arriva in chiesa alle 15. Il silenzio è irreale. Con don Andrea, in presbiterio c’è don Alessandro Bertoni.

baini

«Oggi la Chiesa ricorda l’esaltazione della croce – annota il sacerdote all’omelia – quella croce di Cristo che è scritta nel nostro tempo, nella vita di ognuno di noi; è croce per Federico, che ha concluso la sua vita terreno entrando nell’esperienza della morte, è croce per la moglie, per i genitori e la sorella e per gli amici che oggi sono qui per salutarlo. E’ croce per il nostro paese, dove la notizia della scomparsa ha suscitato tanto dolore, con lo sgomento che è stato palpabile».

Continua il parroco: «Nelle menti e nel cuore si affollano tante domande che rischiano di non trovare una risposta che ci soddisfi, ma noi oggi ci affidiamo ad una Parola, a dei gesti della liturgia che provano ad accendere una luce di speranza, come quella accesa nel cero che arde accanto al corpo di Federico, come quello che accendiamo la notte di Pasqua per annunciare la risurrezione di Gesù, ovvero il passaggio nell’eternità della vita e proprio questa speranza, questa vittoria sulla morte ci arriva anche da un altro gesto: quello dello spezzare il pane, nel quale riconosciamo che la nostra vita è un dono. Federico – conclude il parroco – nella sua breve vita ha seminato tanto bene, la ricchezza della sua umanità l’ho desunta dai racconti e dalle testimonianze degli amici: le relazioni, quelle belle e significative, non vengono annullate nella definitività». Anche Germano Gnatta, l’allenatore di Federico è salito all’ambone per salutarlo: altre lacrime e l’ultimo sincero applauso.

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