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IL GRANDE CUORE DEI CREMASCHI

Pantelù, missione Romagna: due furgoni di solidarietà

Domenica 10 volontari raggiungeranno Conselice, nel Ravennate, con i doni per l’asilo spazzato via dall’alluvione

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

14 Settembre 2023 - 05:05

Pantelù, missione Romagna: due furgoni di solidarietà

Alcuni dei volontari de I Pantelù nella sede all’interno dell’Arci San Bernardino

CREMA - Due camioncini pieni di materiale partiranno domenica mattina alla volta di una località di circa diecimila abitanti della provincia di Ravenna. Sono quanto è stato raccolto nelle scorse settimane dal gruppo di volontariato cremasco I Pantelù a favore della scuola dell’infanzia del piccolo centro romagnolo. Conselice è stato un paese del tra i più colpiti dall’alluvione in Romagna del maggio scorso, che i Pantelù hanno conosciuto attraverso l’Arci provinciale di Ravenna. Alla loro richiesta di chi potessero aiutare e di cosa servisse, i volontari cremaschi si sono sentiti indicare l’asilo di Conselice, particolarmente danneggiato dal violento e inatteso evento meteorologico.

Come sempre, la macchina organizzativa dei Pantelù si è subito messa in moto e, grazie al grande cuore dei cremaschi, ha raccolto materiale di cancelleria, giocattoli, ma anche seggioline e banchi e tutto quanto può essere utile a una scuola dell’infanzia. «Con quanto abbiamo raccolto – spiega Renato Stanghellini, presidente dei Pantelù – abbiamo riempito due furgoni. Domenica mattina partiremo in dieci volontari alla volta di Conselice, dove ci attende la comunità. Una festa è stata organizzata appositamente per salutare il nostro arrivo.

Una parte dei beni generosamente donati dai cremaschi

È la prima volta che collaboriamo con questo paese». Aiutare gli altri è il primo comandamento dei Pantelù. L’associazione di volontariato cremasca ha già portato il proprio sostegno fattivo in altri luoghi. Nel 2009 lo ha fatto a favore della popolazione di Tempera, comune in provincia dell’Aquila colpito dal terremoto. Con un solo obiettivo, che è poi il credo di San Francesco d’Assisi: «È nel dare che riceviamo». A volte, capita che il bene inneschi circoli virtuosi. E infatti, venuti a conoscenza dell’impegno dei Pantelù a favore degli alluvionati romagnoli, memori e grati dell’aiuto che questi avano offerto a Tempera, gli abitanti del centro abruzzese hanno contraccambiato.

In una lettera scritta a Stanghellini, l’associazione Tempera Onlus ha allegato la ricevuta di un bonifico. Tutto questo per cercare di ricambiare il bene ricevuto 14 anni fa proprio dai volontari di Crema e per dare una mano a chi ha subito un destino analogo al proprio. Subito dopo il terremoto, i Pantelù si erano adoperati per raccogliere fondi e beni di prima necessità da consegnare a Tempera, contribuendo alla realizzazione di una struttura polivalente per le persone che, all’epoca, erano costrette a vivere in una tendopoli.

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