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IL CASO

Sacchetti di pane rubati davanti alle case

Raffica di episodi ad Annicco. Il sindaco Fornasari: «Se c’è bisogno, il Comune c’è»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

10 Settembre 2023 - 05:10

Sacchetti di pane rubati davanti alle case

ANNICCO -  Cinque case, dieci sacchetti di pane e dieci furti. Succede ad Annicco dove un misterioso ‘ladro di carboidrati’ si è messo all’opera nei giorni scorsi per trafugare le pagnotte appena consegnate dal corriere del fornaio giusto sulla porta. E la cosa ancora più peculiare è che, nel giro di un paio di settimane, il Diabolik dei farinacei ha preso di mira per cinque volte di fila la stessa abitazione. Il residente: «È davvero esasperante. E, ovviamente, non tanto per il costo, che è comunque misero, ma per la noia di dover ogni volta tornare in panetteria. Hai fame? Te lo regalo».

La vicenda, comunque, è diventata l’argomento caldo nei bar di paese. Anche se mancano denunce e segnalazioni. Una cosa che al primo cittadino Maurizio Fornasari non fa esattamente piacere: «Mi considero un sindaco del territorio. E abbiamo tanti consiglieri, di maggioranza e opposizione. Se proprio non volete fare denuncia venite da me o da loro. Se c’è un problema, l'ho sempre detto e fatto, lo si può risolvere insieme».

Un antipatico dispetto? Forse, ma è improbabile. Il pane sarebbe probabilmente stato sbriciolato per terra se si fosse trattato di una goliardata. Fame? Possibile. Anche se la San Vincenzo di Soresina e le Caritas provinciali accolgono tutti, in completo anonimato. E parliamo di centinaia di persone. Ma arrivare a quella porta, forse, non è così facile come pensiamo.

Al di là delle ipotesi, comunque, resta il fatto nudo e crudo. Ad Annicco il pane viene consegnato e puntualmente rubato. E Annicco di abitanti ne ha meno di duemila. La maggior parte delle persone, insomma, si conoscono per nome, cognome e talvolta per intero albero genealogico. È quindi possibile che ci siano famiglie che hanno bisogno di mangiare e vivono sotto la soglia di povertà? E che magari non lo ammettono? Ovviamente sì. Come ovunque. Succede anche a San Bassano. Dove decine di giocattoli sotto l’albero sono arrivati dai Pellegrini con Gioia. Succede a Soncino dove ci sono mamme e papà che non possono pagare le bollette. O peggio l’affitto. Succede aTrigolo, a Soresina, a Crema, a Cremona e anche a Fiesco. Quindi pure ad Annicco.

Da qui l’appello della fascia tricolore: «Al di là del fatto in sé, che non mi è stato segnalato direttamente dalle persone interessate e su cui non posso quindi esprimermi, voglio precisare una volta di più che il Comune c’è. C’è il sindaco, tutti i giorni, in paese e lo trovate pure in giro in bicicletta. Nessuno deve avere paura o vergogna a contattarci, anzi. Siamo qui per questo. E l’abbiamo sempre fatto».

E intanto il paese discute. Più di una persona si chiede se dietro allo strano episodio, ripetuto, ci possa essere una situazione di estremo bisogno. Il secondo appello, infatti, è quello delle associazioni da tutto il Cremonese: «Se è così vieni da noi, ti aiuteremo».

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