L'ANALISI
06 Settembre 2023 - 17:06
Turisti americani
CREMA - «A Crema non si viene per fare un tour. Per noi fans del film ‘Call me by your name’, questo è un pellegrinaggio. Che è destinato a proseguire nel tempo, perché ci sono milioni di appassionati nel mondo pronti ad arrivare».
Gary Potter, americano di New York con un’attività a Bergamo, è tra i fans presenti al primo raduno internazionale PeachCon. «Vengo spesso a Crema per accogliere gli amanti di Cmbyn. Mi chiedete perché questo film sta avendo enorme successo? Ma perché è fantastico, perché rappresenta l’amore. La gente che viene racconta le proprie emozioni e la propria storia. Chi arriva qui ha visto la pellicola decine di volte».
Potter non ha dubbi su cosa piaccia agli stranieri, americani in testa: «La vita quotidiana di questi luoghi straordinari, ricchi di storia, il paesaggio e il modo in cui vivono gli italiani, il fatto che mangino all’aperto e vadano al fiume».
I fans non si stupiscono se dopo sei anni il film è ancora un cult: «A New York – conclude Potter – girano scene tutti i giorni, ma nessuno è mai venuto a vedere i luoghi delle riprese. Perché nulla è fantastico come in questo territorio». Pienamente concorde George Tower, del New York Peach Department: «Questo film ha cambiato la vita di molta gente. Dopo Cmbyn, qualcuno si è sposato, qualcuno ha divorziato, qualcun’altro ha cambiato città. C’è un legame strettissimo tra fiction e realtà. La gente torna sui luoghi delle riprese dove è già stata, perché ogni volta li guarda con occhi nuovi. La nostra non è una gita. E’ un viaggio in luoghi sacri, nel tempio della memoria. Vogliamo sognare in riva a un fontanile o a un lago. Vedere questo film è come attraversare una porta che dà su un mondo meraviglioso».
Tower conferma ciò che gli americani amano, oltre alla sceneggiatura, che non a caso ha vinto l’Oscar: «Vogliono stare nei luoghi visti nel film, certamente, ma apprezzano anche il modo in cui la gente vive, la cultura e il fatto che, rispetto a New York, qui tutto scorre in maniera molto più lenta».
A George è molto legata l'attrice locale Vanda Capriolo, originaria di Napoli ma a Crema da 40 anni, che nel film ha interpretato il personaggio di Mafalda: «Quando è scoppiato il Covid, e qui non si trovavano, mi ha mandato un pacco di mascherine dagli Usa».
L’attrice accompagnerà il gruppo di fans per tutta la settimana, nelle varie visite e eventi programmati. Con lei anche la guida turistica Alberto Maccalli. La magìa del film, Vanda la riassume così;: «Il regista Luca Guadagnino ha saputo valorizzare i luoghi e anche i dettagli, facendoli riscoprire anche a chi li abita. Crema e il Cremasco danno un senso di pace e comunicano un altro modo di vivere. Per chi viene da New York, anche una strada di campagna costeggiata da una roggia è un luogo magico. Se Crema avesse soltanto un laghetto, sarebbe una città di villeggiatura».
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