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CREMONA. IL PERSONAGGIO

'Crimedoors', criminologo indaga su casi irrisolti di cronaca nera locale

L’autore di questo viaggio nel mondo del crimine è Giovanni Langella, 35 anni, originario di Torre del Greco ma da quasi quattro anni residente proprio in città

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

07 Settembre 2023 - 05:15

'Crimedoors', criminologo indaga su casi irrisolti di cronaca nera locali

Roberta Bruzzone, Giovanni Langella e Laura Marinaro

CREMONA - La città si tinge di giallo, con il canale web tv ‘Crimedoors’ nato su piattaforma Twitch proprio all’ombra del Torrazzo e pronto a sviscerare i più noti fatti di cronaca nera. Presto anche quelli locali. L’autore di questo viaggio nel mondo del crimine è Giovanni Langella, 35 anni, originario di Torre del Greco ma da quasi quattro anni residente proprio a Cremona. Si è laureato in biotecnologie molecolari, poi ha studiato genetica forense, criminalistica e criminal profiling. «Sono arrivato in città con l’obiettivo di lavorare per il tribunale come consulente di genetica forense - racconta -, in realtà non ho ancora intrapreso questa professione. Durante lo scorso anno scolastico ho insegnato scienze e chimica al Vida e all’Anna Frank (ora è in attesa di nomina, ndr) e nel frattempo porto avanti anche l’attività di consulente di parte per diversi casi di cronaca irrisolti. Com’è nato l’interesse per la criminologia? Fin da piccolo: ero incuriosito in particolare dal mistero del mostro di Firenze».

Dopo anni di studi e ricerche, è diventato appunto consulente tecnico. Ma non solo: «Faccio parte dell’Accademia internazionale delle scienze forensi (Aisf) e della cold case italian unite ‘A pista fredda’, presieduta dalla nota criminologa Roberta Bruzzone. Lo scopo di questo gruppo di professionisti, dagli avvocati agli psicologi e dunque con conoscenze trasversali, è la ricerca della verità su casi irrisolti, ma anche su persone scomparse e morti equivoche. E di questo parlo anche sul canale ‘Crimedoors’, in modo tecnico e con ospiti come la stessa Bruzzone o la giornalista di ‘Giallo’ Laura Marinaro. Capita anche di intervistare familiari delle vittime o le stesse vittime di violenze».

Cremona non è affatto esclusa dalle tematiche: «In città ho già organizzato due serate in presenza, dal titolo ‘Cremona in giallo’. Si è parlato di cold case cremonesi del passato e di serial killer - racconta il genetista forense -. Ho notato grande interesse, per questo mi è venuta l’idea di organizzare presto un Festival di criminologia locale, proprio per approfondire i crimini cremonesi: penso a tre giornate, magari nel periodo della nebbia che conferisce alla città un’atmosfera particolare e misteriosa. Su Cremona c’è anche un altro aspetto che voglio analizzare: l’enorme numero di persone scomparse, di cui non si ha più traccia».

Inevitabile chiedergli quali crimini del territorio abbia già studiato: «Quello di Arianna Zardi - risponde -, avvenuto a Casalmaggiore nel 2001. Sono in contatto con la sorella e intendo regalare alla famiglia la mia consulenza. Sono già al lavoro e sono emersi nuovi elementi interessanti, che per il momento non possono essere divulgati ma che penso potrebbero portare alla riapertura del caso. Appena sarà possibile preparò una puntata su questo caso».

Langella però è anche andato molto più a ritroso nel tempo, scavando e indagando su omicidi cremonesi avvenuti negli anni ’50 e ’60: archiviati ma sui quali potrebbero esserci elementi trascurati e potenzialmente rilevanti. Inevitabile, infine, chiedergli se fra i più noti casi di cronaca nazionale ce ne sia qualcuno, a suo parere, con dei punti che non tornano: «Penso alla strage di Erba e alla descrizione rilasciata da Olindo e Rosa nei primi interrogatori, che non corrisponde alla scena del delitto e al modus operandi. Il racconto dell’omicidio del bambino, ad esempio, è anomalo. E poi penso al delitto di Seriate del 2016 (Gianna Del Guadio venne sgozzata nella sua villetta, ndr) sul quale sto preparando un libro».

Nessun dubbio invece su altri omicidi dove a mettere la parola ‘colpevole’ è stata in primis la genetica, come quello di Yara Gambirasio per il quale è stato incastrato Massimo Bossetti proprio grazie al dna. In attesa del festival tutto cremonese, le trasmissioni di Langella su Crimedoors possono essere viste all’indirizzo https://www.twitch.tv/crimedoors.

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