Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Museo e biblioteca: il destino delle rastrelliere per le bici divide

Il parere degli studenti. L'assessore Burgazzi: "Con questa operazione di fatto si andranno ad avere più posti per bici e meno per le auto"

Giulio Solzi Gaboardi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

05 Settembre 2023 - 17:05

Museo e biblioteca: il destino della rastrelliera divide

CREMONA - Da alcuni giorni, nell’androne di Palazzo Affaitati, è esposto con l’ausilio di quattro puntine un foglio di carte recante la scritta: «Si avvisano gli utenti della Biblioteca statale e dei Musei civici che al fine di rendere più dignitoso l’aspetto di palazzo Affaitati, a breve saranno rimosse le rastrelliere posizionate sul fronte strada. Si prega fin d’ora di non posteggiare motorini a ridosso del portale per non ostacolare gli automezzi in transito».

Già sui social, che nel ventunesimo secolo sono la voce pulsante della cittadinanza, si era levata la polemica, con chi si chiedeva come le biciclette avrebbero potuto inficiare il ‘decoro’ della facciata del palazzo di via Ugolani Dati 4, che ospita i Musei civici di Cremona e la Biblioteca statale.

Le rastrelliere non dovrebbero essere spostate di molto: verrebbero ricollocate in piazza Coppetti, ad alcune decine di metri da Palazzo Affaitati, ma alcuni studenti che frequentano quotidianamente la Biblioteca statale non ci stanno. Martina Tandurella studia Medicina a Ferrara. «Perché fare le ciclabili e poi si spostano le rastrelliere? — si chiede —.Non c’è solo il Museo a Palazzo Affaitati, ma anche la Biblioteca, e gli studenti non possono permettersi i costi dei pochi parcheggi presenti in città. Sembra che non sia una priorità garantire spazi dedicati agli studenti».

Leon Riebel studia Fisica all’Università degli Studi di Pavia. Si chiede quali siano le ragioni di questa scelta: «Se è una questione di decoro, a parer mio bisognerebbe rivolgere l’attenzione altrove in città. Palazzo Affaitati è un palazzo che quasi viene valorizzato dalla presenza di bici che testimoniano, in un certo senso, l’impegno di studenti e studentesse che lo frequentano e vogliono frequentarlo, come ha dimostrato la protesta spontanea di alcuni studenti fatta pochi mesi fa», dice, riferendosi a un gruppo di studenti che a luglio ha occupato la Biblioteca statale oltre l’orario di chiusura chiedendo più spazi per lo studio e la socialità. «Se è una questione di decoro — chiosa — bisognerebbe rivolgere l’attenzione altrove in città».

Giulia, invece, studia Medicina a Pavia. «Non mi sembra nulla di sconvolgente spostarle — dice —, ma non capisco come queste possano essere motivo di mancanza di decoro. Anche perché — continua — togliendole da lì ci sarà sicuramente qualcuno che lascerà la bicicletta appoggiata al muro, come in qualsiasi via sprovvista di rastrelliere».

Tommaso Carlino, 21 anni, sta scrivendo la tesi per laurearsi in Scienze Agrarie all’Università di Bologna. «Per la magistrale tornerò a Cremona», racconta. Sulla ricollocazione delle rastrelliere si dice indifferente: «Non credo sia un problema, anche se non credo siano un danno di immagine per il museo. Meglio averle vicine per una questione di sicurezza, ma se le dovessero spostare in piazzetta Coppetti spero aggiungano le videocamere perché è spesso mal frequentata e poco sorvegliata».

A dubbi e critiche risponde l’assessore alla Cultura, Luca Burgazzi. «Le rastrelliere — spiega — verranno spostate di pochi metri dall'altro lato della strada in modo da garantire anche maggior ordine alla via. Verranno tolti due parcheggi blu per inserire il parcheggio per disabili e infine verrà anche riorganizzata la sosta della via per fare spazio anche a ulteriori rastrelliere. Ne verranno poi aggiunte sia in piazzetta Coppetti che in via Palestro. Con questa operazione di fatto si andranno ad avere più posti per bici e meno per le auto. Verranno anche posizionati paletti per evitare la sosta selvaggia e garantire alle persone con disabilità l'accesso in sicurezza al palazzo». Qualche dubbio rimane, e gli studenti sperano di non essere dimenticati.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400