L'ANALISI
18 Agosto 2023 - 09:52
CREMONA - «Si avvisano gli utenti della Biblioteca statale e dei Musei civici che al fine di rendere più dignitoso l’aspetto di palazzo Affaitati, a breve saranno rimosse le rastrelliere (per le biciclette, ndr) posizionate sul fronte strada. Si prega fin d’ora di non posteggiare motorini a ridosso del portale per non ostacolare gli automezzi in transito».
L’avviso, un semplice foglio di carta, è attaccato con quattro puntine alle sedute dell’androne, accanto ad un secondo foglio che invita «cortesemente» gli utenti a non utilizzare i medesimi spazi «per consumare il pasto, sedersi, fumare e compiere qualunque altra azione non consona al decoro».
Da tempo si parlava di una rimozione delle rastrelliere per dare un volto più consono all’ingresso museale, oggi quel momento sembra giunto anche se, spiega l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi, «la tempistica dipenderà dall’ufficio mobilità».
Una soluzione alternativa però va trovata, per non penalizzare chi si sposta in bici. «Le rastrelliere dovrebbero essere collocate nelle immediate vicinanze e in piazzetta Coppetti, in proposito sono già state fatte valutazioni», aggiunge l’assessore, mettendo così la pietra tombale sul ventilato ritorno del parcheggio di bici e scooter negli spazi interni».
Il dibattito conseguente ai ‘paletti’ imposti dalle diverse dirigenze che si sono succedute negli anni relativamente all’utilizzo degli spazi comuni e dei tre cortili dell’imponente palazzo di via Ugolani Dati (in cui convivono Pinacoteca e Musei civici, Museo di Storia naturale e Biblioteca statale) è storia ‘antica’. Generazione dopo generazione di studenti, ma anche di visitatori vi si sono scontrati, intrapreso battaglie, raccolto firme. Fin da quando, era il 1997, l’allora direttrice del sistema museale cittadino Ivana Iotta d’intesa con Biblioteca, Comune e Aem aveva ‘sfrattato’ bici e motorini fino a quel momento parcheggiati all’interno.
Una rastrelliera per le biciclette era stata sistemata in via Faerno «in via sperimentale» fra i mugugni degli utenti, gli stessi che in barba alle indicazioni avevano provato a disubbidire appoggiando le due ruote alla facciata del cinquecentesco edificio. Negli anni successivi, da via Faerno, la rastrelliera è stata spostata sia pure di una manciata di metri, sul fronte strada, di rimpetto alla facciata e ai due lati del portone che si affaccia su via Ugolani Dati.
«Il recupero della visibilità di palazzo Affaitati è indispensabile. Le facciate vanno restaurate, ridipinte, illuminate. Soprattutto non vanno devastate dalla presenza di auto, bici e motorini. Uno schiaffo anche alla monumentalità della strada. Legittime esigenze, indubbiamente, da risolvere diversamente», aveva ribadito il conservatore del Museo Civico, Mario Marubbi nel corso di un’ intervista e all’indomani del restyling del cortile del Museo Archeologico, sgomberato da auto e mezzi a due ruote, pur fra mille difficoltà e resistenze. Messe a dimora, grazie al Rotary Club Cremona, querce, siepi di lauro e un filare di acanto a valorizzare ed enfatizzare la visuale della facciata della ex chiesa di San Lorenzo.
Dopo la collocazione, anche questa auspicata e tanto attesa, dello stendardo sul portone del palazzo a indicarne, a chi arriva, l’identità, arriva il trasloco delle bici. Intanto il progetto del ‘Quartiere cultura. Musei e Biblioteca’ con il restyling dell’Affaitati e il recupero di palazzo Soldi è al momento un’utopia. I soldi (almeno 15 milioni per iniziare) non ci sono.
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