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Esodati del Superbonus: «Mi hanno preso 60mila euro, ora di notte non dormo»

Casa Zero, la testimonianza di una delle vittime: «Lavori mai iniziati, l’Agenzia delle Entrate busserà alla porta». Il general contractor ha prelevato dai cassetti fiscali di altri committenti cremaschi cifre superiori a 100mila euro

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

05 Settembre 2023 - 05:05

Esodati del Superbonus: «Mi hanno preso 60mila euro, ora di notte non dormo»

Una delle manife-stazioni organizzate dalle vittime del Superbonus

IZANO - «Di notte non dormo, ho gli incubi. Penso a quello che stiamo rischiando per via dei lavori finanziati col Superbonus 110%, mai iniziati a casa nostra. Il motivo di maggiore inquietudine è il fatto che dal nostro cassetto fiscale il general contractor al quale ci eravamo affidati ha prelevato 60mila euro. Il rischio che corriamo è quello di doverli restituire. L’Agenzia delle Entrate ha tempo otto anni per pretenderli».

Lo sfogo è di una signora la cui famiglia si è affidata a Casa Zero, società veneta, per i lavori di efficientamento energetico della propria villetta a schiera. La donna preferisce rimanere anonima, ma la sua situazione è la stessa che stanno vivendo una sessantina di famiglie del Cremasco, che avevano fatto la stessa scelta. «Qualcuno – spiega – si è trovato il cassetto fiscale movimentato per oltre 100mila euro, con lavori mai terminati».

Alcuni dei committenti di Casa Zero davanti ai ponteggi montati in via Repubblica a Izano, nel cantiere-simbolo delle vittime cremasche del general contractor veneto


Della sessantina di famiglie cremasche, la maggior parte non ha visto neppure iniziare i lavori. A qualcuno è stato montato il ponteggio attorno all’abitazione e nulla più. «Il ponteggio ce lo siamo smontati noi – prosegue la donna – per evitare che i ladri lo utilizzassero per entrare in casa. Tra un paio di settimane andrà all’asta, insieme ad altri beni sequestrati a Casa Zero». Per cercare di tutelarsi, le famiglie coinvolte hanno denunciato il general contractor veneto. «Non sappiamo se basterà a tutelarci nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. L’attuale governo non mi sembra molto ben disposto a venirci incontro».


Le famiglie cremasche hanno provato a scrivere al governatore della Lombardia Attilio Fontana, per sollecitare un intervento, ma non hanno mai avuto risposta. A seguire, hanno chiesto a Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, di fare da tramite, ma nemmeno lui è riuscito ad ottenere di più. Attualmente, coloro che hanno fatto affidamento a Casa Zero per la realizzazione dei lavori legati al Superbonus si trovano a dover attendere la conclusione dei procedimenti giudiziari, senza avere delle risposte nell’immediato da parte del governo e della Regione. Una situazione non certo incoraggiante, con la spada di Damocle che pende sulla loro testa di trovarsi a dover restituire decine di migliaia d euro all’Agenzia delle Entrate per qualcosa di cui non hanno beneficiato.

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