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CAPPUCCINI VIA DAI SABBIONI

Il matrimonio con Ombriano movente dell’addio dei frati?

Nessun problema di gestione né di organico: il nodo sarebbe l’autonomia. Dai fedeli proposta di mediazione

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

03 Settembre 2023 - 09:49

Il matrimonio con Ombriano movente dell’addio dei frati?

CREMA - La consegna delle firme, più di 1.400, raccolte a favore della permanenza dei frati Cappuccini ai Sabbioni, certo. Ma, in aggiunta, anche l’ipotesi di una soluzione che salvi capra e cavoli e che agli abitanti del quartiere deve essere costata parecchio. La proposta di mediazione è esposta in una frase della lettera consegnata al Ministro Provinciale dei Cappuccini lombardi, frate Angelo Borghino, e presto anche al vescovo Daniele Gianotti: «I parrocchiani della chiesa dei Sabbioni concordano con la necessità di realizzare una forte collaborazione tra la parrocchia e quella di Ombriano».

Tradotto, il termine «forte collaborazione» significa Unità pastorale. Se si parte dal presupposto che storicamente le due realtà hanno sempre tenuto a distinguersi l’una dall’altra, la disponibilità a collaborare da parte della gente dei Sabbioni, pur di preservare la presenza dei Cappuccini, rappresenta un’apertura generosa e inattesa. Anche l’unica e ultima possibilità per scongiurare la chiusura del convento? Chissà.

Il parroco dei Sabbioni fra’ Tommaso Grigis


Un’Unità pastorale con preti e frati sarebbe quantomeno qualcosa di inusuale. L’Ordine francescano e il clero diocesano sono due realtà ben distinte. Se il parroco fosse quello di Ombriano, i Cappuccini che ruolo avrebbero? È una domanda che probabilmente si sono posti pure loro. Il quesito non sembra di secondaria importanza. Nelle riunioni pubbliche dei mesi scorsi si è detto che il convento dovrà chiudere entro tre anni per mancanza di frati. Ora, ai funerali di frate Eugenio Perolini, a fine maggio, ce n’erano una settantina. Per tenere aperto un convento ne bastano tre. E tre si possono trovare. Il problema, almeno nel breve periodo, non sembra essere questo.


Qualcuno in questi mesi ha ipotizzato delle difficoltà a gestire un complesso importante come quello dei Sabbioni, con chiesa, convento, oratorio e strutture sportive. Ma i bilanci sono sani e anche questa supposizione non pare fondata. Ecco perché tra i sabbionesi — e anche negli ambienti clericali — ha iniziato a circolare questa domanda: «L’Unità pastorale tra le parrocchie dei Sabbioni e di Ombriano si farà perché i frati se ne vanno, oppure i frati se ne vanno perché è prevista l’Unità pastorale?».

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Commenti all'articolo

  • lambri.ivana

    05 Settembre 2023 - 11:05

    I FRATI PER ME SONO MEGLIO DEI PRETI !

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