L'ANALISI
02 Settembre 2023 - 21:22
CREMONA - Il lancio dei paracadutisti Claudia Fontanella, Giovanni Fiorini e Kevin Polenghi, la benedizione di don Maurizio Ghilardi, parroco del Migliaro, il ‘Nessun dorma’ suonato dall’Elastic Orchestra di Mantova, il taglio del nastro. «Oggi si festeggia il volo, la prima parte», per dirla con Vanna Bazzi, presidente della Migliaro srl alla cerimonia d’inaugurazione dell’allungamento di 150 metri della pista dell’aeroporto ora di 800 metri in tutto, realizzato in un mese a spese di Prometeon Tyre Group, la multinazionale che produce e vende pneumatici a uso industriale: truck, agro, movimento terra e autobus. E che ha scelto il Migliaro per i testing dei pneumatici per autocarri.
«Le cose a volte si realizzano, perché le persone giuste si incontrano al momento giusto e nel posto giusto - afferma Bazzi -. Vogliamo condividere con voi la gioia di avere un’idea di futuro, la gioia di aprirci un po’ di più al mondo. Abbiamo allungato la pista di 150 metri, perché ci permette, nelle nostre speranze, di portare turismo di alta fascia. Cremona è uno scrigno, credo sia giusto farlo conoscere. Sono contenta di aver dato un piccolo apporto anche alla città con questa piccola realizzazione. L’aeroporto sarà anche la casa di Prometeon per molti anni. Mi auguro di vedere sempre più cremonesi in aeroporto. Siamo parte della città e vogliamo esserlo sempre di più. Non siamo chiusi, Queste sono porte aperte».
Si presenta Angelo Castagna, presidente dell’Aero Club Cremona, «la persona in sede al mio consiglio che deve gestire la struttura: per me è un onore, ma anche un onere oggi più che mai. L’Aero Club ha l’onere di dover sviluppare e ottenere dei risultati dall’importante investimento e dal nuovo corso che questo investimento dovrà portare al nostro aeroporto e anche, spero, alla città di Cremona. Questo aeroporto diventa più importante di prima, ma non solo per i nostri soci. Lo diventa per quello che può dare al tessuto cittadino e quindi mi auguro che chi gestisce la città di Cremona, e non mi riferisco solo al sindaco, non sia più sordo, come un tempo, alle nostre grida di collaborazione».
«Per noi è un piacere enorme essere qui - dice Alexandre Bregantim, chief technical officer di Prometeon -. Siamo qui per aggiungere valore e siamo soddisfatti. Nei nostri accordi avevano promesso di migliorare l’aeroporto. Lo abbiamo fatto e credo che questa partnership possa durare tanti, tanti anni. Saremo qui a celebrare altri eventi. Tutti possono sfruttare questa opportunità».
Claudio Sghia, socio e uno dei consiglieri dell’Aero Club, dice: «Abbiamo parlato della nuova pista, del futuro. Però non possiamo dimenticarci del passato, perché l’aeroporto ha una storia lunga, è nato nel 1957 e dobbiamo ricordare delle persone che ci hanno dato la possibilità di arrivare sin qua. Una di loro è qui». È il comandante Giuseppe Soldi, 98 anni il prossimo 28 novembre, 43 anni di aviatore, al quale viene consegnata una targa, tra gli applausi.
Nel sottolineare il valore aggiunto che l’aeroporto porta al turismo, il sindaco Gianluca Galimberti evidenzia come l’eliporto sia «un presidio di sicurezza. Ciò che vediamo adesso è solo un pezzo del percorso, importantissimo, che avete fatto. Voi avete colto un punto. L’allungamento del la pista atteso da 50 anni ha più di due finalità. Ne dico due. La prima è la sicurezza. La seconda: in una città in cui il turismo sta aumentando, noi abbiamo bisogno di un certo tipo di turismo e, certamente, l’allungamento della pista potrà garantire ulteriore turismo di un fascia che possiamo definire alta anche come capacità di investimento».
Torna il sindaco a quelle «giornate spettacolari in cui l’aeroporto si apriva a tutta la città con particolare attenzione alle fragilità e alle cosiddette disabilità. Qui si vede, in quelle giornate, che cosa è la bellezza della nostra città: è un aeroporto che fa volare le fragilità e le persone che si prendono cura delle fragilità. Ed io l’ho sempre pensato così: vedere volare le persone con fragilità è il simbolo più grande del fatto che le persone con fragilità fanno volare, nella vita quotidiana, ognuno di noi».
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