L'ANALISI
05 Luglio 2023 - 08:11
Angelo Castagna, Vanna Bazzi, Alexandre Bregantim, Claudio Sghia, Paolo La Sala, Luca Ballerio Luigi Armillotta e Antonello Sozzi ieri alla presentazione dei dettagli dell’accordo con Prometeon
CREMONA - Il 1957 è l’anno di nascita dell’aeroporto al Migliaro. Il progetto prevede una pista lunga 800 metri, ma ci si ferma a 650 metri. Anno 2023. Il progetto rimasto sulla carta sessantasei anni fa, diventa realtà. Grazie alla «collaborazione vincente» tra Migliaro Srl - ne è presidente Vanna Bazzi — e Prometeon Tyre Group, multinazionale che produce e vende pneumatici a uso industriale: truck, agro, movimento terra e autobus. Ottomila dipendenti nel mondo, Milano per quartier generale, azionariato cinese, «ma la fabbrica è condotta e gestita dall’Italia con un management internazionale».
Il colosso Prometeon ha scelto il Migliaro di Cremona per i texting dei pneumatici per autocarri. A proprie spese, allungherà la pista e ne costruirà una accanto per i test. A Migliaro srl pagherà 70 mila euro di affitto l’anno per 9 anni: 50 mila, più 20 mila per l’hangar. I test si effettueranno il martedì, giorno della settimana con una «frequenza bassissima di voli». Costo dell’operazione: 800 mila euro. I lavori partiranno ad agosto, i primi test forse a fine anno.
Aeroporto, 18 di ieri. Progetto e vantaggi li illustrano i protagonisti della «collaborazione che ci rende orgogliosi». Di qua, la padrona di casa Vanna Bazzi, presidente di Migliaro srl con accanto il vice Angelo Castagna, i consiglieri Antonello Sozzi, Claudio Sghia e Luca Ballerio. Di là, Alexandre Bregantim, chief technical officer di Prometeon, multinazionale con fabbriche in Turchia, Egitto, Brasile e l’hub di ricerca e sviluppo in Italia. «Sono felicissimo di aver chiuso il contratto — dice il manager —. Sono partito con questa idea quattro anni fa. Non sapevamo dove fare una pista: i tempi per farla sono lunghissimi, i costi sono enormi. Questa collaborazione ci ha permesso di trovare un’alternativa e di avere tutto ciò che ci serve per lo sviluppo dei pneumatici. Sono veramente orgoglioso di investire in Italia e, adesso, a Cremona. Qui abbiamo trovato un gruppo molto professionale».
Si spiegano i vantaggi per Prometeon e per Migliaro srl. «Avere una pista qui ci permette di essere molto più flessibili e molto più veloci nello sviluppo dei pneumatici — prosegue Bregantim —. Nel nostro settore industriale si vince anche per la velocità. Essere veloci permette di essere molto più competitivi». «La pista era effettivamente un po’ corta — evidenzia Bazzi —. Non cambierà la tipologia degli aerei che atterreranno, ma avremo la possibilità per alcuni di farli volare con parametri differenti. Con 800 metri si decolla e si atterra in sicurezza». Sicurezza è la parola chiave.
Castagna entra nei dettagli: «Oggi l’aeroporto è ad hoc per i classici Ceesna di vecchia generazione a due e quattro posti, per i Piper. Ma ci sono aerei più performanti: la pista diventa un po’ corta anche per aerei a quattro posti. Puntiamo su un traffico che possa far venire qualche aereo a sei posti. Già arrivano, però solo se se hanno poco peso a bordo, perché la lunghezza della pista è proporzionata al pieno carico dell’aeroplano. Se dal punto di vista del movimento dell’aeroporto, l’impatto sarà impercettibile, avremo la possibilità di far venire gli aerei in sicurezza». Ottocento metri di pista «è un numero significativo. Quella di Cremona è la pista asfaltata più corta d’Italia. Siamo riusciti a realizzare un programma di cui si discuteva da 30 anni se non di più. Già quando fu costruito l’aeroporto nel 1957, fu preparata una parte di pista da allungare: non fu mai realizzata. Oggi la si realizza in collaborazione con Prometeon».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris