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LA SCUOLA AI NASTRI DI PARTENZA

Bidelli: ne servono altri, c’è chi arriva da Napoli

Convocazioni per il personale amministrativo su contratti a tempo determinato. Ma i sindacati chiedono nuove immissioni per un avvio d’anno in piena sicurezza

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

31 Agosto 2023 - 05:00

Bidelli: posti già esauriti, c’è chi arriva da Napoli

CREMONA - Sul grande scalone di palazzo Ghisalberti dalle 8,30 per prendere un posto da bidello o da assistente tecnico o amministrativo. Le operazioni di nomina del personale Ata con contratti a tempo determinato è continuato fin nel tardo pomeriggio di ieri. I posti messi a disposizione dall’Ust hanno trovato i loro titolare, ma rischia di non bastare. Salvatore Militello della Cisl Scuola e Oreste Pegno della Uil e Vincenzo Maddalena della Cisal fanno un bilancio positivo della giornata in cui gran parte delle disponibilità sono state assegnate: «Tutto si è svolto regolarmente, con qualche lentezza, ma non sempre è stato facile scegliere», affermano. Alba Caridi della Cgil scuola dice: «Ma i posti assegnati rischiano di non essere sufficienti. Ci impegneremo a chiedere nuovo personale per un avvio d’anno in sicurezza».

I rappresentanti dei sindacati e il personale dell’Ufficio Scolastico Territoriale con al centro il provveditore Filomena Bianco impegnati nelle pratiche di nomina


Gli aspiranti bidelli e impiegati arrivano da tutta Italia: «Al Nord la vita è più cara, ma si lavora. Da noi al Sud la vita costa meno, ma il lavoro non c’è» afferma Damiano Casella, originario di Messina che dice: «Ho preso servizio a Vercelli, sono qui perché ho accompagnato mio cognato, abbiamo fatto il viaggio da Messina insieme». Pierluigi De Domenico racconta: «Mia moglie lavora nella scuola, abitiamo a Pandino, ad un certo punto mi sono messo in graduatoria ed ora eccomi qui, anche io». Antonio Cennamo, invece, ha deciso di fare il pendolare da Cremona a Napoli e racconta: «Facevo l’avvocato, ma dopo la pandemia non c’era più lavoro, così ho deciso di iscrivermi nelle graduatorie degli Ata — spiega —. È tre anni che lavoro. L’anno scorso ero a Casalmaggiore, l’anno prima a Castell’Arquato e prima ancora a Lago Pesole in Basilicata. Ho battuto tutta l’Italia».

Damiano Casella e Pierluigi De Domenico

E dopo tanto viaggiare, l’avvocato prestato alla scuola in qualità di direttore dei servizi amministrativi confessa: «Mia moglie e mio figlio di nove mesi vivono a Napoli, mi piacerebbe riuscire a prendere un partime di sei o 12 ore, così starei qui qualche giorno la settimana e poi potrei tornare a casa per stare con la mia famiglia. In questo modo manterrei il punteggio e potrei stare con i miei cari, lavorando anche nell’attività commerciale di famiglia». C’è anche chi ha negozio a Vescovato ed è stata inserita nelle graduatorie dalla mamma e ha deciso di entrare nella scuola, ma senza abbandonare l’attività di famiglia.

Antonio Cennamo 

Ieri mattina in tanti, tantissimi hanno partecipato alle convocazioni per un posto nella scuola. Erano in tutto 130 i posti di collaboratore scolastico per l’anno 2023/2024, i posti per amministrativi disponibili erano 56, 21 quelli per la figura di tecnico e quattro per personale da impiegare in aziende agricole dello Stanga. Sotto l’occhio vigile dei sindacati, il personale dell’Ust di Cremona ha iniziato a chiamare, mentre a portare un saluto agli aspiranti bidelli e personale Ata è stata il dirigente Filomena Bianco. Ad andare in scena come sempre è una corsa contro il tempo per assicurare un avvio regolare dell’anno scolastico. Intanto in attesa della chiamata c’è chi scorreva la graduatoria, aspettando il suo turno.

Antonella Sacchini e Antonella Pagliari ieri in attesa di firmare il contratto a tempo determinato per l’anno scolastico 2023/2024

C’è chi arriva da un’altra vita ed è approdata nella scuola solo tre anni fa, è il caso di Antonella Sacchini di Casalmaggiore che racconta: «Ero impiegata da un commercialista, poi il lavoro è venuto meno. Mi sono inserita nelle graduatorie per non lasciare nulla di intentato ed è tre anni che lavoro, anche vicino a casa. Spero di prendere una scuola ancora nel casalasco». Antonella Pagliari arriva da Rivarolo del Re e confessa: «L’anno scorso ho lavorato a Gussola, mi auguro di potervi tornare. Non è una sede molto ambita e credo di potercela fare. sarebbe bello poter continuare il lavoro iniziato là».

Gaia Pizzetti Federica Moruzzi e Monica Ferri in attesa di essere convocate per un contratto a tempo determinato 


Gianfranco Geroldi, Elena Mercadante e Giusy Gambuzza incrociano le dita e sperano di poter tornare all’Aselli. «Il primo passo è riuscire ad avere una nomina in qualità di addetto amministrativo al 31 agosto, poi aspetto il bando per direttore dei servizi amministrativi a cui mi piacerebbe partecipare nuovamente. Sperando di poter tornare al liceo Aselli, ma vediamo».

Gianfranco Geroldi, Elena Mercadante e Giusy Gambuzza in attesa delle nomine


Anna Jodice è vicina all’ingresso, pronta ad entrare per scegliere la sede, è tranquilla, sorride e dice: «È un po’ di anni che lavoro nella scuola, spero di tornare al comprensivo di Sospiro. Dovrei farcela, sono la prima a scegliere». Monica Ferri è di Moscazzano, sorride ma lo sguardo tradisce un po’ di preoccupazione: «Spero di avere un incarico su Crema, o almeno in zona. È un lavoro che mi piace e che faccio da circa sette anni. Non c’è confronto con il lavoro in fabbrica con turni e affini. La scuola mi piace». Gaia Pizzetti di Spino D’Adda spera di rimanere nel suo paese: «Spino è una sede non molto ambita». Lo stesso augurio se lo fa Federica Moruzzi di Monte Cremasco e si dice abbastanza fiduciosa.

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