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È 'CACCIA' AI PROF

La carica dei precari: servono 751 supplenti

L’algoritmo ministeriale assegna i posti. Militello (Cisl): «Il nodo debole è il sostegno»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

30 Agosto 2023 - 05:20

La carica dei precari: servono 751 supplenti

CREMONA - «Siamo ben lontani dall’aver guarito la scuola dalla supplentite», afferma Salvatore Militello della Cisl Scuola, snocciolando i dati di cattedre e spezzoni-orario che da domani cominceranno ad essere assegnati ai precari inseriti nella graduatorie provinciali e che abbiano fatto su Istanze online — il portale del ministero — la scelta delle scuole. L’algoritmo ministeriale distribuirà sedi e cattedre: sono finiti gli anni degli assembramenti in provveditorato e delle chiamate in presenza. L’algoritmo rischia di non essere sufficiente per assicurare un avvio regolare al prossimo anno.


«Non sono bastate le recenti immissioni in ruolo — continua il sindacalista della Cisl —. Sebbene il Ministero, per la Lombardia, abbia autorizzato 11mila assunzioni, ne sono state fatte solo poco più di 9mila». Tutto ciò vuol dire che anche per l’anno scolastico che si sta per riaprire: il suono della prima campanella è previsto il 12 settembre, non mancheranno cattedre vuote e ancora una volta sarà la fascia più debole della popolazione scolastica ad essere penalizzata: alunni e studenti che necessitano di docenti di sostegno.

Salvatore Militello della Cisl


«Alla scuola per l’infanzia i posti di maestra scoperta sono solo due, ma sono 245 quelli di sostegno. Le cose si complicano alla primaria — continua —. Sono 73 i posti comuni, fra cattedre intere e spezzoni, senza titolari e che dovranno essere assegnate a docenti non di ruolo, di questi 13 sono docenti di scienze motorie. Il capitolo del sostegno è particolarmente delicato con 221 posti da assegnare. Alle scuole medie le cattedre o gli spezzoni orari legate alle discipline senza titolari sono in tutto una quarantina, 148 sono invece i professori di sostegno. Sarà per questo necessario avvalersi di docenti non specializzati, incrociando le diverse graduatorie».

Va un poco meglio alle superiori per quanto riguarda il sostegno: a mancare all’appello sono 42 docenti, mentre è sulle materie specifiche che rimangono senza titolari 200 posti fra cattedre intere e spezzoni orari. Intanto oggi si procederà alle nomine del personale non docente, che sarà convocato presso gli uffici dell’Ust in via Milano. Poi da domani toccherà ai docenti nelle Gps a scoprire dove lavoreranno il prossimo anno scolastico, operazioni affidate all’algoritmo che assegnerà contratti a tempo determinato fino al prossimo 30 giugno o al 31 agosto. I posti che rimarranno vuoti dopo le assegnazioni telematiche, verranno restituite alle segreterie delle scuole che cominceranno a chiamare i precari, scorrendo le graduatorie provinciali per arrivare — nei casi più disperati — alle Mad ovvero alle messe a disposizione, i curriculum presentati alle singole scuole da aspiranti docenti, spesso neolaureati e alle prime esperienze in cattedra.


Ad essere senza titolari non sono solo le cattedre, ma anche ben otto scuole nella provincia: si va dallo Stanga al Ghisleri per le superiori in città, passando per il Cremona 5, ma poi non hanno titolarità neppure i comprensivi di Pizzighettone, Casalbuttano, Montodine, Rivolta D’Adda e Soncino. In queste ore — se non verranno individuati i vincitori del concorso per dirigenti aventi diritto — potrebbero essere assegnate le reggenze per gli otto istituti senza presidi. L’obiettivo: «ovviamente sarebbe quello di un inizio regolare, ma anche quest’anno non sarà facile», conclude Militello.

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