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SONCINO. IL LUTTO

Addio a Morena, farmacista del sorriso

Una breve malattia si è portata via la 53enne originaria di Casalmorano: «Aveva la gentilezza e la professionalità di chi lavora con grande passione»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

27 Agosto 2023 - 16:02

Addio a Morena, farmacista del sorriso

Morena Ramazzotti

SONCINO/CASALMORANO - Si è spenta a soli 53 anni, dopo aver combattuto una malattia tanto breve quanto crudele, Morena Ramazzotti. Casalmoranese, era la farmacista di fiducia dei soncinesi alla ‘Bernelli’.

Attoniti i due borghi: «Un dolore profondo» ha commentato il sindaco di Casalmorano Giuseppe Vezzini. «Cordoglio e vicinanza alla famiglia» da parte del primo cittadino Gabriele Gallina, dalla città medievale. Domani mattina alle 9.30 i funerali in parrocchiale, nel suo paese d’origine.

Ramazzotti era ‘la farmacista’ a Soncino. Quella con la effe maiuscola. Oltre un decennio al servizio dei cittadini nel momento più delicato, quello della sofferenza e dei malanni. Medico e confidente, a volte quasi confessore. Sapeva, col sorriso e la professionalità tipici soltanto di chi lavora per vocazione, dare conforto e consiglio. E infatti non è, ne è mai stato, un caso che lungo la centralissima via Matteotti, sotto i portici, sia quotidiana la chilometrica coda per arrivare alla porta e di lì al bancone della farmacia.

Non stupisce dunque, ed è anzi un’amara ovvietà, il fatto che l’intera cittadina oggi, alla notizia, sia caduta nello sconforto. Non viene a mancare solo una professionista, all’ombra della rocca. Ma un’amica e un punto di riferimento.

Il dolore percepibile entro le mura, amplificato quindici chilometri più in là. Nella sua Casalmorano. Il sindaco Vezzini è senza parole: «Non esistono termini adeguati o sufficienti a commentare notizie di questa portata. Sarebbe stata – dice la fascia tricolore – una perdita incolmabile in ogni caso ma il fatto che sia scomparsa così prematuramente non fa che acuire il dispiacere».

Ramazzotti era stata fondamentalmente adottata da Soncino e dalla sua gente, ma a Casalmorano aveva radici profonde. «La madre era stata – racconta Vezzini – una nota commerciante, titolare con le sorelle di un bar molto frequentato. La famiglia era nota, stimata e benvoluta».

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