L'ANALISI
27 Agosto 2023 - 11:40
CREMONA - Cosa hanno comprato di più i cremonesi, in queste settimane, per difendersi dal caldo? Secondo l’Osservatorio dei supermercati, promosso dal gruppo di grande distribuzione ‘Il gigante’, le bottiglie d’acqua sono andate per la maggiore: +25% di vendite nei mesi di luglio e agosto rispetto alla media stagionale degli anni scorsi. Poi frutta e verdure (+20%), gelati (+15%). Bene anche i prodotti necessari per la preparazione di piatti freschi, come mozzarella (+15%), tonno in scatola (+10%), mentre nel settore extra alimentare è stata registrata una crescita nelle vendite di insetticidi e ventilatori: entrambi a quota +30%.
Dati che vengono confermati dai market del territorio: «C’è chi si presenta alla cassa con un unico prodotto che riempie i carrelli, vale a dire casse d’acqua - spiega la commessa di un market cittadino -. Nonostante non siano proprio consigliati con le alte temperature, abbiamo registrato anche un’impennata di vendite di alcolici. Soprattutto rum e vodka usati per i cocktail e birra che va per la maggiore».
Anche sulla sponda opposta del Po, a Mezzano Chitantolo di Castelvetro Piacentino, dove spesso, per la spesa, si recano anche tanti cremonesi, è boom di vendite di acqua: «Ma anche bevande in generale, ghiaccioli, granite, angurie, meloni e ciò che rinfresca - spiega Gabriele Salandini del supermercato ex Carrefour, che la prossima settimana inaugurerà ufficialmente il nuovo corso con il marchio Crai -. Anche se è difficile fare una stima precisa, per acqua e bevande diciamo che si registra un +50% rispetto al resto dell’anno. Tutte le estati c’è un’impennata, ma quest’anno particolarmente. Se abbiamo problemi con i rifornimenti? No, a parte qualche carenza di acqua frizzante, come fra l’altro era già successo nel 2022. Anche in occasione delle sagre della zona registriamo un boom di acquisti di bottiglie d’acqua da parte degli organizzatori. I prezzi dei fornitori, fortunatamente, sono rimasti stabili e di conseguenza non ci sono stati rincari neppure per i clienti. Anche sul capitolo bollette elettriche va meglio rispetto ad un anno fa, quando i rincari energetici avevano rischiato di metterci in ginocchio».
Se nei supermercati l’effetto caldo ha dunque avuto risvolti positivi in termini economici, nei bar non è stato sempre così: «Nelle giornate cocenti la gente è portata ad uscire di meno e di conseguenza a consumare meno nei locali - spiega Alessandro Lupi, presidente provinciale della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe)-Confcommercio e titolare del Cookies bar & lunch -. Io non posso lamentarmi, perché ho un locale grande e ben climatizzato, ma nelle giornate più calde ho effettivamente registrato meno movimento. Credo sia abbastanza normale, anche perché per trovare refrigerio le persone sono rimaste più tempo nei centri sportivi con piscina, magari anche alla sera. A livello di prodotti venduti, invece, le bevande rinfrescanti sono andate per la maggiore. E riguardo gli alcolici al primo posto c’è sicuramente la birra, dissetante e con gradazione bassa».
C’è infine il discorso dehors: come già riferito nei giorni scorsi per quanto riguarda i ristoratori, spesso sono rimasti vuoti proprio a causa del sole bollente.
«Anche io ho uno spazio esterno - conclude Lupi - ma con le temperature alte la gente preferiva logicamente stare dentro con l’aria condizionata».
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