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Truffe, i raggiri sui social non si fermano

A livello locale altra ondata di contatti fasulli che puntano a carpire dati e codici bancari

La Provincia Redazione

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21 Agosto 2023 - 10:25

 Truffe, i raggiri sui social non si fermano

CREMONA - Altra ondata di contatti-tranello per carpire dati bancari e depredare i conti correnti. L’intraprendenza dei truffatori che fanno leva sulle nuove tecnologie telematiche non appare limitata dagli allarmi partiti nel corso degli ultimi giorni, anche a livello locale.

La nuova frontiera dei raggiri fa leva sui messaggi Whatsapp attraverso escamotage che sono degli evergreen: quello dell’operazione da bloccare e del parente che dice di aver rotto il cellulare. Si tratta di messaggi fasulli attraverso i quali gli artefici dei raggiri puntano a convincere gli interlocutori - fingendosi parenti, figli, amici o la banca - a fornire le coordinate necessarie per un passaggio di denaro. L’approccio più frequente è quello del figlio sbadato: «Mamma, mi è cascato il telefono e si è rotto: mandami un messaggio a questo numero con le coordinate bancarie per accreditare una nuova linea.

Altri - come chiarito nei giorni scorsi dalle forze dell’ordine, che hanno lanciato un avvertimento ovunque - puntano sul messaggio che imita quello che potrebbe la banca o le Poste, in cui si dice che il conto è sotto attacco e si suggerisce di seguire un link per risolvere la situazione ed evitare problemi. In entrambi i casi si tratta di un meccanismo truffaldino attraverso il quale, se le persone contattate danno seguito alle richieste ricevute, si vedono svuotati i conti correnti.

Il fenomeno, che inizialmente ha interessato soprattutto le province del Nord della Lombardia, ha fatto capolino a livello locale nel corso dell’ultimo mese. Le segnalazioni fanno riferimento a decine ( ma potrebbero essere centinaia) tentativi di truffa.

Il sistema che nel corso degli ultimi giorni è stato recapitato con più frequenza agli utenti della provincia è proprio quello del messaggio mandato dall’istituto di credito o dalle Poste, in cui si segnala un’anomalia e un movimento di alcune centinaia di euro con destinazione la Romania o altri Paesi dell’Est. «Segua il link per bloccare l’operazione», recita il messaggio. Seguire quell’indicazione significa imboccare la strada che porta chi è dall’altra parte della rete a incamerare dati sensibili per mettere le mani sui risparmi di chi cade nella trappola.

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