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LA STORIA

Marta, dal cuore dell'Africa all'incontro con Papa Francesco

La volontaria cremonese in udienza privata in Vaticano: «Il Pontefice ha davvero un carisma incredibile»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

17 Agosto 2023 - 05:30

Marta, dal cuore dell'Africa all'incontro con Francesco

CREMONA - Dal cuore dell’Africa alla Città del Vaticano. La pedagogista cremonese Marta Moretti è stata ricevuta nei giorni scorsi da Papa Francesco nel corso di un’udienza privata voluta dallo stesso pontefice.

L’occasione sono stati i venticinque anni di sacerdozio di Dieudonnè Nzapalainga, nominato cardinale nel 2016, già arcivescovo di Bangui dove l’associazione Amici per il Centrafrica, di cui Marta è volontaria, opera. Un momento speciale fortemente voluto da papa Francesco da sempre attento alle popolazioni più bisognose.

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Marta Moretti all’udienza privata in Vaticano con la vice presidente dell’associazione Amici per il Centrafica, Cristina Ceresoli e la responsabile della segreteria Roberta Millefanti

«La Repubblica Centrafricana è uno degli stati più poveri al mondo – dice Moretti – e da sempre papa Francesco cerca di sostenere progetti come quelli della nostra Associazione. In occasione dell’anniversario di sacerdozio del cardinale Nzapalainga, con cui noi collaboriamo sul territorio africano, lo stesso cardinale ci ha voluto con sé per la catechesi e l’udienza privata».

Un momento molto emozionante, ma anche la consapevolezza di portare avanti progetti che stanno a cuore allo stesso Pontefice. «Francesco ha un carisma incredibile, ma allo stesso tempo ti sembra di essere davanti a uno di famiglia. È stata un’emozione enorme, poterlo vedere così da vicino e scambiare qualche parola ci ha dato una grande energia».

Assieme a Marta anche la vice presidente dell’associazione Amici per il Centrafica, Cristina Ceresoli e la responsabile della segreteria Roberta Millefanti. «Eravamo un gruppo ristretto invitato personalmente dal cardinale che ha voluto darci l’occasione di far conoscere il nostro operato al Pontefice».

Entusiasta del lavoro della associazione, papa Francesco ha gradito la maglia che la cremonese e le altre volontarie di Amici del Centrafrica gli hanno donato.

Impegnata da un paio di anni con questa organizzazione, la pedagogista cremonese è stata più volte a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, l’ultima in ordine di tempo a maggio.

«Tornerò poi a fine settembre – spiega Moretti – c’è sempre molto da fare e poi ogni volta che torno ho nostalgia dell’Africa».

L’associazione, che ha sede a Como e ha un centro a Bangui, offre servizi di carattere educativo e sanitario alla popolazione locale. «Io mi occupo in particolare dei progetti educativi e in loco ci sono un’infermiera, Federica Farolfi, capo del progetto sanitario, e Jeff Amegnran, responsabile di paese. Con Cristina e gli altri volontari cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro e siamo molto affiatati».

Il centro operativo africano Joie de vivre, gioia di vivere, ha una scuola che va dalla materna al liceo, un ospedale pediatrico gratuito fino ai 15 anni, un centro odontoiatrico, uno oculistico e un laboratorio analisi. Inoltre da un anno si è aggiunta anche una scuola dei mestieri.

«Questa scuola serve a formare i futuri insegnanti. Dobbiamo dare loro non solo assistenza educativa e sanitaria, ma anche strumenti per poter essere davvero consapevoli e quindi liberi. Ci sono tante situazioni tragiche e uno dei modi per evitarle è operare nella formazione culturale di queste persone. Tenendo sempre ben presenti le loro radici».

L’accesso ad istruzione di qualità e il diritto alla salute sono gli obiettivi primari dell’associazione.

«Operiamo in condizioni difficili, ma quello che ti danno questi bambini è inspiegabile. I loro sorrisi, la felicità nei loro occhi e l’entusiasmo e la gratitudine per quello che noi troppo spesso diamo per scontato sono la migliore ricompensa al duro lavoro. Ed è questa la spinta che tutte le volte mi fa tornare in Africa».

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