L'ANALISI
06 Agosto 2023 - 09:27
Alcuni scatti tratti dal sito della Diocesi
LISBONA - La Gmg in Portogallo entra nel vivo dopo i giorni del «festival delle emozioni», come li ha definiti il vescovo Antonio Napolioni davanti al gruppo di giovani pellegrini cremonesi riunitesi come consueto alla Escola Pasque das Nacoes per gli ultimi momenti prima della grande veglia di ieri sera. Con la stanchezza, ma anche la soddisfazione di aver vissuto momenti come ricchi di emozioni, anche i giovani cremonesi si avviano così verso il culmine di un cammino che si concluderà stamattina con la messa conclusiva presieduta da papa Francesco al Parque Tejo, dopo aver preso parte, venerdì, alla Via Crucis con il pontefice. Lo racconta il sito della Diocesi che sta seguendo tutta l’avventura lusitana dei giovani cremonesi.
Il vescovo Napolioni ha voluto proprio riepilogare tutti gli stati d’animo vissuti in questa settimana in occasione dell’incontro di condivisione e preghiera nella mattinata di ieri insieme a tutti i pellegrini della diocesi presenti a Lisbona.
Insieme a loro anche i brasiliani di Salvador de Bahia, guidati dal proprio parroco, il sacerdote ‘fidei donum’ cremonese don Davide Ferretti. I ragazzi giunti da oltreoceano per la Gmg, che hanno anticipato le giornate portoghesi con una tappa in Italia e in diocesi di Cremona, hanno condiviso con i coetanei italiani la loro esperienza in Portogallo.
Il gruppo cremonese ha quindi vissuto proprio l’Eucaristia insieme al vescovo che, con poche e brevi parole, prendendo spunto dalle letture della celebrazione, ha invitato a rilanciare anche nella quotidianità comunitaria l’esperienza di questi giorni:
«Siamo in preparazione verso il Giubileo, dove la Terra ha bisogno di essere restituita a tutti, come ha invitato il Papa. Sia perciò una festa della pace, della fraternità, della carità e di giustizia anche per chi è lontano da noi».
Anche i ragazzi cremonesi — accompagnati dai propri sacerdoti che hanno aderito alle diverse proposte dei viaggio della Federazione Oratori Cremonesi — hanno voluto condividere impressioni e sensazioni accumulate in questi giorni insieme al Vescovo, tra battute e momenti più seri: dalla «comodità delle relazioni nelle scomodità del dormire» al vento fastidioso durante le docce all’aperto, alle esperienze «esotiche» delle lunghe camminate notturne per rientrare a casa.
Monsignor Napolioni ha definito tutto questo una «bellezza», auspicando che queste esperienze possano essere di sprono a continuare quella «urgenza di cambiare il mondo».
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