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Alzheimer e minori in difficoltà: centro per i più fragili nell’ex Misericordia

A settembre la presentazione del primo recupero degli spazi della Fondazione benefattori cremaschi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Agosto 2023 - 10:37

Alzheimer e giovani in difficoltà: centro per i più fragili nell’ex Misericordia

CREMA - Il ritorno alla vita dell’ex Misericordia, un piano di recupero complessivo da 1,5 milioni di euro, che vede impegnata la Fondazione benefattori cremaschi. Il primo lotto di interventi è ormai concluso e ha riguardato la ristrutturazione della facciata, che aveva parti scrostate con potenziali distacchi pericolosi. Ma ha compreso anche la sistemazione dei tetti. Il 12 settembre la riqualificazione e il resto degli interventi da attuare nei prossimi anni verranno presentati ai cremaschi, con una serata che si terrà nel cortile dell’edificio che si affaccia sulla via Kennedy.

In programma gli interventi di Vincenzo Cappelli, presidente della Pro loco, che inquadrerà storicamente l’ex Misericordia e Marco Ermentini, l’architetto che ha seguito il recupero, oltre a quelli istituzionali.

I lavori di riqualificazione erano cominciati lo scorso autunno. «Una prima messa in sicurezza dell’edificio per evitare problemi», sottolinea il professionista. Spesi circa 300mila euro, il 60% dei quali finanziati dalla Fondazione, beneficiando e per il resto dal cosiddetto bonus facciate, in vigore l’anno scorso.

Il presidente della Fondazione Bianca Baruelli aggiunge: «Come cda abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati, grazie anche alla valorizzazione di tutti i bonus statali per le ristrutturazioni, previsti anche per immobili di proprietà di enti quali il nostro. La serata sarà l’occasione per illustrare anche i progetti in corso e quelli futuri che la Fondazione intende perseguire».

Per completare il recupero dell’ex Misericordia, serviranno ulteriori cospicui finanziamenti. Accogliere e proteggere le fragilità, questo l’obiettivo finale della Fondazione. Innanzitutto i malati di Alzheimer, ma anche a bambini e adolescenti allontanati con decreto del giudice dalle famiglie, per varie ragioni: dalle violenze domestiche, al disagio sociale, sino ai gravi problemi economici o alla tossicodipendenza dei genitori, non più in grado di esercitare il loro ruolo.

Il recupero era stato candidato nel 2020 ai bandi emblematici di Fondazione Cariplo, ma non finanziato. A quel punto, l’ente aveva deciso di procedere in autonomia.

La prima fase è coincisa con la restituzione estetica alla città dello storico palazzo, di origine cinquecentesca, di 2.500 metri quadrati e di proprietà della Fondazione. Uno stabile vincolato, in una piccola parte già recuperato con i sei mini appartamenti per coppie o singoli anziani ancora autosufficienti.

Alloggi protetti aperti ormai da diversi anni, voluti dal precedente consiglio d’amministrazione guidato da Paolo Bertoluzzi, il cui mandato si è concluso nel 2019 e del quale Baruelli è stata la vicepresidente. Ci sono ancora ampi spazi da ristrutturare e da dedicare al centro per malati di Alzheimer.

Nel progetto anche una comunità per giovanissimi. In gioco c’è infatti pure la collaborazione tra Fbc e Comunità sociale cremasca.

L’azienda consortile che gestisce il welfare territoriale, una volta pronto il nuovo centro, avrà infatti l’opportunità di una sede per dare accoglienza ai minori e trattenerli così sul territorio, in modo che i gli operatori sociali siano direttamente sul campo quando le situazioni lo richiedano. Il tutto, in sinergia col centro diurno esistente al San Luigi.

‘Di corte in corte - accoglienza e protezione delle fragilità’, questa la denominazione del progetto. Tra gli altri servizi, uno sportello per anziani, un centro sociale per la terza età, il servizio di accoglienza residenziale per minori e il centro studi per disturbi cognitivi e demenze.

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