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CREMA. IL PROGETTO

Ex Misericordia, maxi riqualificazione per accogliere fragili e minori

L'edificio storico di origine cinquecentesca misura 2.500 metri quadrati ed è di proprietà della Fondazione Benefattori Cremaschi. Investimento da 1,5 milioni di euro

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

30 Dicembre 2022 - 05:10

Ex Misericordia, maxi riqualificazione per accogliere fragili e minori

L'ex Misericordia avvolta dalle impalcature

CREMA - Sull’ex Misericordia, la Fondazione Benefattori Cremaschi fa da sola: sono entrati nel vivo i lavori per riqualificare lo storico edificio situato proprio di fronte al Kennedy, candidato due anni fa ai bandi emblematici di Fondazione Cariplo, ma non finanziato. Un maxi progetto che per ora vede un investimento di 1,5 milioni di euro, con l’ente guidato dalla presidente Bianca Baruelli, deciso a restituire alla città lo storico palazzo. Accogliere e proteggere le fragilità, questo l’obiettivo della maxi ristrutturazione.

I nuovi spazi saranno dunque destinati ai malati di Alzheimer, ma anche a bambini e adolescenti allontanati con decreto del giudice dalle famiglie, per varie ragioni: dalle violenze domestiche, al disagio sociale sino ai gravi problemi economici o alla tossicodipendenza dei genitori, non più in grado di esercitare il loro ruolo.

Lo storico edificio di origine cinquecentesca misura 2.500 metri quadrati ed è di proprietà della Fondazione Benefattori Cremaschi. Le impalcature avvolgono ormai per intero la facciata che dà via Matteotti. Uno stabile vincolato, in una piccola parte già recuperato con i sei mini appartamenti per coppie o singoli anziani ancora autosufficienti. Alloggi protetti aperti ormai da diversi anni, voluti dal precedente consiglio d’amministrazione guidato da Paolo Bertoluzzi, il cui mandato si era concluso nel 2019 e di cui Baruelli è stata la vicepresidente.

Ci sono ancora ampi spazi da recuperare e da dedicare a un centro per malati di Alzheimer. Nel progetto anche una comunità per giovanissimi. In gioco c’è infatti anche la collaborazione tra Fbc e Comunità sociale cremasca. L’azienda consortile che gestisce il welfare territoriale, una volta pronto il nuovo centro, avrà l’opportunità di una sede per dare accoglienza ai minori e trattenerli così sul territorio, in modo che i gli operatori sociali siano direttamente sul campo quando le situazioni lo richiedono. Il tutto in sinergia col centro diurno esistente al San Luigi.

«Di Corte in corte - accoglienza e protezione delle fragilità» questa la denominazione del progetto. Tra gli altri servizi vi saranno uno sportello per anziani, un Centro sociale per la terza età, il servizio di accoglienza residenziale per minori e il centro studi per disturbi cognitivi e demenze. L’idea progettuale si sviluppa attorno al tema dell’intergenerazionalità. Il punto di partenza è mettere in atto programmi che permettano a giovani ed anziani di confrontarsi, dialogare, conoscersi anche al di fuori dei legami di parentela per ricucire lo strappo tra le generazioni. Un modo per contrastare fenomeni preoccupanti che caratterizzano la società odierna, come l’indifferenza.

«Siamo partiti con le sole nostre forze – ha chiarito nei giorni scorsi Baruelli – anche per non perdere il contributo del bonus facciate, in vigore a livello nazionale sino alla fine di quest’anno. Di ciò che spenderemo, circa 300 mila euro il 60% sarà dunque garantito dal contributo statale. Per il resto andremo avanti a step».

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