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L'ALLARME

Raffica di telefonate-truffa. Ma a Trigolo nessuno ci casca

Una decina le chiamate da parte di finti carabinieri che chiedono soldi segnalando fantomatici incidenti a parente

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

21 Aprile 2023 - 05:10

Raffica di telefonate-truffa. Ma a Trigolo nessuno ci casca

Nel mirino dei truffatori famiglie e pensionati di Trigolo contattati da sedicenti carabinieri

TRIGOLO - «Tuo figlio ha appena avuto un incidente. La colpa è sua. Ma se vuoi possiamo sistemare tutto...» e, repentina, arriva la richiesta di soldi. Succede a Trigolo e, nel mirino dei finti carabinieri, sono finite famiglie e diverse coppie di pensionati. Questi ultimi, come sempre, sono le potenziali vittime maggiormente prese di mira. Almeno tre i casi accertati e segnalati, pur senza denunce presentate alle forze dell’ordine, ma sarebbero non meno di una decina, secondo le testimonianze, i residenti raggiunti dalla chiamata truffaldina negli ultimi due giorni. I malintenzionati, però, hanno scelto il paese sbagliato: «Non solo non ci sono cascato – racconta uno dei trigolesi che hanno alzato la cornetta – ma ho fatto presente di non avere figli maschi, solo figlie. Poi li ho mandati a quel paese». Il copione, grossomodo, si è ripetuto per tutte le conversazioni. Questa volta, almeno secondo gli episodi finora venuti alla luce, pare essere andato tutto per il meglio. Ma l’allerta resta alta.

Peraltro Trigolo pare essere, anche se non è ben chiaro il motivo, uno degli obiettivi prediletti dai truffatori. Solo tre mesi fa il «Comune cuscinetto» tra Castelleone e Soresina era stato oggetto di una valanga di chiamate da parte di sedicenti impiegati di Poste Italiane, che ovviamente nulla avevano in realtà a che fare con l’ufficio postale locale o con nessun altro del territorio. Cambiava lo scenario ma non lo scopo: «C’è un pacco a suo nome trattenuto – avrebbero raccontato gli impostori –, se vuole sbloccarlo e riceverlo non deve fare altro che fornirci i suoi dati personali». Che, naturalmente, includevano oltre al nome e al cognome: data di nascita, codice fiscale, numero del conto corrente e molto altro ancora. Insomma, un furto d’identità vero e proprio, una chiave d’accesso a mille altre truffe ai danni di sconosciuti. Anche allora, comunque, non ci cascò nessuno.

Al di là della sfortuna, o incapacità, dei truffatori che vanno a cercare proprio i residenti di Trigolo ormai notoriamente poco propensi a cascare nel tranello, non stupisce perché il Comune sia stato inserito fra le potenziali tappe dei prossimi incontri con la cittadinanza da parte dei carabinieri. Quelli veri, però. Nei giorni scorsi, infatti, il comandante della caserma di Soresina Andrea Guarino è salito in cattedra ad Annicco, incontrando l’associazione pensionati del paese, proprio per parlare della piaga delle truffe ai danni degli anziani e per insegnare tecniche di prevenzione e reazione. Al di là della buona o cattiva riuscita della truffa, comunque, la regola d’oro evidenziata dall’Arma resta sempre la stessa: contattare immediatamente il 112 e avvertire dell’accaduto.

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