L'ANALISI
06 Agosto 2023 - 10:43
L’accesso alla conca dalla parte del porto canale
CREMONA - La riapertura della conca di navigazione slitta ancora: «A causa del ritardato approvvigionamento di una parte della componentistica elettrica ed elettronica — recita l’avviso diffuso da Aipo —, la fine lavori all’accesso al porto viene posticipata alla seconda metà di settembre».
Presumibilmente a lunedì 18, ma la data esatta verrà comunicata successivamente. Il motivo è dunque lo stesso dello scorso 3 luglio, ovvero mancano alcune materie prime necessarie per consentire alle ditte incaricate di portare a termine il piano di rimodernamento da un milione e 500mila euro.
Una brutta notizia per armatori e aziende che contavano sulla conca per il trasporto della merce. Lo ammette l’ingegnere di Aipo Alessio Picarelli, dirigente della Navigazione interna che sta seguendo da vicino la vicenda: «In questo periodo solitamente non c’è un elevato numero di imbarcazioni che accede a conca e porto — premette —, ma non nascondo che ci sono realtà che aspettavano di entrare o di uscire. Posso garantire che siamo in costante contatto con gli operatori, ai quali abbiamo spiegato che non è colpa né di Aipo né delle ditte incaricate dei lavori. Stiamo facendo tutto il possibile per limitare i danni e affrettare i tempi, purtroppo i ritardi nelle consegne da parte dei fornitori hanno innescato una catena che incide sulla data di riapertura». Una problematica, quella delle consegne di componenti elettronici che slittano, ben nota anche a numerosi privati.
Il progetto di rimodernamento della conca, fra l’altro, persegue proprio lo scopo di agevolare i trasporti industriali e dunque le aziende del territorio. Da febbraio ad ora è stata prevista la sostituzione del meccanismo a fune della porta di valle, con un nuovo e più efficiente meccanismo oleodinamico di apertura e chiusura. Il momento visivamente più spettacolare è stato invece la posa di pistoni sulle due torri di valle, la scorsa primavera. Il cantiere ha inevitabilmente comportato il fermo totale della conca dallo scorso inverno. Per la precisione da sei mesi, che stando all’ultimo annuncio diventeranno quasi otto.
Il primo progetto di rimodernamento è stato messo a punto nel marzo 2008 e nel febbraio 2012 ne è stato realizzato uno stralcio ultimato nel 2015: sistemazione della porta di monte, realizzazione del sistema di supervisione dell’intera conca, predisposizione di cavidotti per future opere. A inizio 2023 è stato realizzato un ulteriore piano di rimodernamento, che è appunto quello che si avvia verso la fase conclusiva e che è stato finanziato da Regione Lombardia con uno stanziamento di 1,5 milioni. «Investiamo sulla conca — hanno spiegato da Aipo all’apertura del cantiere — perché riteniamo il porto di Cremona un nodo di importanza strategica. Il Po può diventare sempre più un’infrastruttura per il trasporto sostenibile, alternativo alla gomma, in un’ottica di rilancio complessivo che lo vedrà migliorare anche dal punto di vista morfologico». Ecco perché la riapertura è attesa da più parti.
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