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Disabilità, in centro storico «shopping impossibile»

Zero Barriere lancia l'appello ai commercianti: «Negozi inaccessibili, pedane insufficienti. Chiediamo un pizzico di impegno per rendere più agevole la nostra vita»

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

21 Marzo 2023 - 05:10

Disabilità, in centro storico «shopping impossibile»

Liliana Porcellini affronta un dislivello sulla sua carrozzina

CREMA - Il centro storico di Crema è un bijou splendente con un lato oscuro. Perché l’impianto antico riserva non pochi disagi a chi è costretto a muoversi in sedia a rotelle: sampietrini, dislivelli e gradini si rivelano ostacoli difficili da affrontare. In certi casi addirittura invalicabili. I portavoce del comitato Zero Barriere lanciano un nuovo appello ai titolari delle attività che si estendono attorno al nucleo delle quattro vie: «Senza pedane è per noi quasi impossibile accedere a negozi ed esercizi pubblici — spiega Liliana Porcellini —. Chiediamo ai commercianti e ai titolari di bar e ristoranti un piccolo sforzo economico e un pizzico di impegno per rendere più agevole la nostra vita».

Insomma: un semplice piano inclinato è il lasciapassare per uno shopping autenticamente inclusivo. «Il comitato ha mappato le attività che si sono dotate delle apposite rampe — dice Liliana —: una in piazza Garibaldi, due in via XX Settembre, nove in via Mazzini e poche altre nelle immediate vicinanze del centro vero e proprio. Non è abbastanza». Liliana si muove su una carrozzina elettrica: «È più stabile, ma non semplice da pilotare — sottolinea —. Mi sposto fra marciapiedi e cordoli, dribblo sconnessioni e buche e, soprattutto al di fuori della Ztl, sono obbligata a fare i conti con discese precipitose. Ma l’accessibilità ai negozi resta la barriera più ostica da superare».

Uno dei rari negozi del centro dotati di pedana

Poi racconta: «Mi capita di fare acquisti restando fuori dalla porta: una sensazione per niente piacevole. In alcuni punti i gradini sono alti più di una spanna». E, ancora, osserva: «In molti casi anche chi è dotato di pedana non ne segnala la presenza: basterebbe un semplice adesivo appiccicato sulla vetrina. E poi in pochi hanno il campanello, che è invece essenziale per chi si sposta in sedia a rotelle».

Riflessioni a cui si aggiungono quelle di Cristina Piacentini, responsabile di Zero barriere: «Il problema non riguarda solo chi è in carrozzina, ma anche le mamme con passeggini, gli anziani con difficoltà motorie e le persone infortunate. All’interno di negozi e locali servirebbero poi ulteriori accorgimenti per venire incontro ai disabili visivi, cognitivi e relazionali. È anche questione di marketing: Crema, città turistica, non può permettersi di non essere inclusiva».

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