L'ANALISI
SORESINA/TRIGOLO
05 Agosto 2023 - 14:11
Mohamed Elnadi, presidente del Centro culturale Al-Manar di Soresina
SORESINA – Potrebbe sembrare quasi paradossale, almeno per chi non conosce a fondo la loro fede, ma tra i più indignati per lo scempio fatto alla Madonnina della Renga di Trigolo, da cui è stata rubata per la terza volta l'effige di Maria, ci sono i credenti musulmani del cremonese. A raccontarlo è Mohamed Elnadi, presidente del Centro culturale Al-Manar di Soresina, uno dei più influenti del territorio: «Un gesto inconcepibile che dev'essere condannato con la massima forza. E non solo perché è stato compiuto nei confronti di quella che, per noi, è la madre di un Profeta, ma anche e soprattutto perché colpisce la sensibilità dei fratelli cristiani. Io – prosegue Elnadi – oggi mi sento pienamente soresinese, ma provengo da un Paese, l'Egitto, dove musulmani e cristiani festeggiano insieme ogni ricorrenza, con rispetto assoluto e reciproca stima. Per il mio modo di vedere le cose, un atto di questa portata è incommentabile e deplorevole».
Il presidente di Al-Manar vede, all'origine del vandalismo sacrilego, un problema sociale: «Oggi viviamo in un mondo in cui i giovani non hanno più la cultura del rispetto. Rubare in una chiesa, rubare in una moschea o in qualsiasi altro luogo sacro non è solo un atto vergognoso che offende la fede delle persone, è l'estremizzazione di un comportamento figlio dei suoi tempi. Quando si arriva a comportarsi da ladri nella casa di Dio significa che non ci sono più confini. Siamo vicini ai fratelli cristiani di Trigolo e Soresina – chiosa il portavoce della comunità islamica – ed esprimiamo il massimo sconforto nell'assistere a gesti che poco hanno a che fare con la religione e molto con la perdita di valori di civiltà»
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