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IL FUTURO DELL'OSPEDALE

Bando per 12 anestesisti, il piano di potenziamento

Attualmente il team è di 30 persone. L’ampliamento per le esigenze di Cremona e Oglio Po

Elisa Calamari

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02 Agosto 2023 - 18:58

Bando per 12 anestesisti, il piano di potenziamento

CREMONA - L’Asst di Cremona è alla ricerca di altri 12 anestesisti di ruolo, figure professionali importantissime sia per il presente dell’ospedale, ma anche e soprattutto in ottica futura: l’obiettivo è potenziare l’attività chirurgica, anche a fronte di una domanda intensificata e che riguarda sia operazioni sia esami diagnostici invasivi, che prevedono dunque a loro volta la presenza del rianimatore.


Nelle ore scorse è stato pubblicato un bando di assunzione e la ricerca ha anche carattere di urgenza. La proposta professionale è buona, soprattutto perché si tratta di tempi indeterminati, ma come noto reperire figure di questo tipo è tutt’altro che semplice. La carenza di anestesisti, infatti, è un problema ormai nazionale. Lo chiarisce il dottor Enrico Storti, direttore della Terapia intensiva e Anestesia dell’Asst: «Attualmente siamo una trentina, me compreso, ma avremmo bisogno di un numero superiore per coprire tutte le esigenze presenti e future, non solo del presidio di Cremona, ma anche dell’Oglio Po. Questo bando infatti — spiega — tiene conto anche del prossimo futuro, che comprende la crescita dell’attività operatoria, la struttura complessa di chirurgia toracica e la cosiddetta parte ‘Nora’».

Enrico Storti

L’acronimo sta per ‘Non operating room anesthesia’ e comprende una serie di procedure di anestesia applicate in ambienti diversi dalla sala operatoria: «Ad esempio angiografie, broncoscopie, colonscopie – continua Storti –. Parliamo di esami diagnostici importantissimi e che servono anche per migliorare l’attività operatoria. Dunque adeguare l’organico è necessario. L’anestesista, d’altra parte, ha un ruolo cruciale e permette a tutte le altre figure mediche di lavorare al meglio».


Secondo Storti, l’incremento del numero concorrerebbe anche al mantenimento di quel «benessere organizzativo» importante per la creazione di un ambiente lavorativo non solo altamente professionale, ma anche rispettoso degli equilibri personali. Un ambiente che a Cremona già c’è – precisa il medico – ma che va preservato anche attraverso l’incremento di organico. È presto per dire se tutti i posti banditi riusciranno ad essere coperti, di certo non sarà semplice: «Quello dell’anestesista è un lavoro complesso, inserito spesso sulle emergenze-urgenze, con una pressione medico-legale importante – conclude Storti –. Tutti fattori che possono incidere sulla scelta».

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