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CASALMAGGIORE

Gal, l’asse energetico a trazione Terre del Po

Presentato in Regione il progetto dei gruppi di azione locale cremonesi, mantovani e pavesi. Comuni e piccole-medie imprese partner privilegiati per le nuove opportunità di sviluppo

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

29 Luglio 2023 - 05:10

Gal, l’asse energetico a trazione Terre del Po

CASALMAGGIORE - Ha il traino del Gal Terre del Po, come capofila, ‘C.E.R.- chiamo energia’, il progetto di cooperazione tra i Gal (Gruppi azione locale) Terre del Po (capofila), Risorsa Lomellina e Oltrepò Pavese presentato a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Una iniziativa che coinvolge 110 Comuni con 238mila abitanti nelle province di Cremona, Mantova e Pavia per individuare e sviluppare nuove Comunità di Energia rinnovabile.

Francesco Meneghetti


«Le C.E.R. – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi – rappresentano la grande occasione di unire i cittadini in un unico soggetto, per dare loro la possibilità di consumare energia prodotta direttamente e messa in condivisione dai suoi componenti. Un’opportunità che questo progetto vuole lanciare grazie ai Gal, perché risparmio energetico significa sviluppo economico anche delle aree rurali».


Nella sua fase di avvio il progetto prevede di coinvolgere tra agosto e settembre i Comuni appartenenti ai tre Gal e altri soggetti interessati, soprattutto piccole e medie imprese. Lo scopo è quello di raccogliere informazioni che saranno presentate a dicembre a Milano in un convegno internazionale sul tema, tramite uno studio di fattibilità intercomunale, che affiderà ai Gal una responsabilità innovativa di governance in tema energetico.

«Il progetto – osserva il presidente di Gal Terre del Po, Francesco Meneghetti – sarà articolato in tre workshop nelle rispettive aree di territorio dei Gal. Inoltre prevede uno studio approfondito sulle aggregazioni di possibili Comunità Energetiche e ci fornirà dati utili a capire il valore e il risparmio economico ottenibile». Per Beduschi «si tratta di un progetto innovativo per favorire la produzione di energie rinnovabili, una necessità sempre più urgente, anche per l’impennata dei costi causata dalla crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina. Individuare nuove possibilità per produrre energia pulita rappresenta quindi un valore aggiunto per questi territori a forte vocazione agricola».

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