L'ANALISI
TORRICELLA DEL PIZZO
24 Luglio 2023 - 05:20
Il sindaco Stefano Belli Franzini e l'ingresso del palazzo comunale di Gussola
GUSSOLA - «Dichiarazioni più dettagliate e specifiche le rimando a dopo il confronto che avrò con la collega, la giunta dell’Unione, il segretario ed i responsabili d’area». Il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini non si esprime ancora in modo completo dopo quanto avvenuto in seno al Comune di Torricella del Pizzo, dove il vicesindaco Mara Viola e altri quattro consiglieri comunali, Michela Gringiani, Gabriele Marchetti, Francesco Pellizzoni e Sarah Bonfatti Paini si sono dimessi.
La motivazione è legata, secondo quanto spiegato da Viola, a una proposta di revisione delle tariffe per la gestione dei servizi in Unione che metterebbero in difficoltà il bilancio torricellese. E in vista c’è l’approvazione del Documento unico di programmazione. Oltre a ciò, ci sono gli strascichi del percorso verso la fusione dei due Comuni: Viola, da subito, ha lamentato di essere stata esclusa dalle prime ‘trattative’ tra i due enti locali. Un aspetto che nelle scorse settimane ha indubbiamente inciso sui rapporti tra alcune componenti delle due amministrazioni.
«A Sigrid - dice Belli Franzini - vanno la mia vicinanza e la mia solidarietà. Io, lei e molti altri consiglieri o assessori sappiamo come sono andate e come stanno le cose, ed anche chi continua a raccontare fatti nella versione che gli fa più comodo. Ma avremo tempo per chiarire. Al momento dico solo che le persone responsabili non sono quelle che scappano mettendo in difficoltà un ente appena prima della votazione sugli equilibri di bilancio, ma chi cerca di portare avanti i servizi ed affronta le problematiche esistenti. Altri commenti sulle falsità affermate li farò dopo aver messo in sicurezza l’ente ed i tanti progetti presenti».
Un punto cruciale ancora da chiarire riguarda la possibilità che il Comune di Torricella del Pizzo possa essere commissariato. I dimissionari ritengono che questa sia una possibilità concreta, poiché il consiglio comunale è ora ridotto a dieci membri, incluso il sindaco, e il numero legale di sei non è più presente. Va ricordato che nella sua composizione originaria, il consiglio comunale era composto da dieci consiglieri, tutti di maggioranza, e dal sindaco. Da dieci i consiglieri si sono ridotti a nove, in seguito alle dimissioni dell’assessore Lorenzo Sala, prime avvisaglie esterne delle tensioni create nella maggioranza dal tema della fusione. Sala peraltro non venne sostituito perché non c’erano consiglieri non eletti.
La decisione sul commissariamento spetta comunque al prefetto, e sarà necessario attendere ulteriori sviluppi per capire quale sarà il futuro di Torricella del Pizzo. Potrà l’amministrazione comunale proseguire nella sua ‘navigazione’ solo con quattro consiglieri comunali e il sindaco? Se dovesse concretizzarsi la possibilità del commissariamento, i torricellesi sarebbero chiamati al voto nuovamente nel 2024. E se si verificasse questa possibilità, ci sarà qualcuno disposto a mettersi in lista? La composizione dell’attuale maggioranza era stata molto faticosa, tanto che la lista che si è presentata all’appuntamento elettorale rispettava solo il numero minimo necessario di candidati.
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