L'ANALISI
24 Luglio 2023 - 05:05
SONCINO - Tra le aziende agricole che hanno subito la maggior quantità di danni a causa della doppia cella temporalesca del fine settimana c’è anche la Danesi di via Bindina, a Soncino. Il contitolare Roberto Danesi: «La stima precisa è ancora da quantificare ma siamo intorno a una perdita del 70%. Esito infausto». L’accoppiata di vento feroce e grandine dai chicchi macroscopici non ha risparmiato il borgo. L’ha anzi martoriato. Soncino, pur meno massacrato rispetto al territorio Piadenese, non è uscito affatto indenne dal fenomeno temporalesco che si è diviso in due tranche. Quella del venerdì, sia la mattina che la sera, e poi il sabato, con una mattinata relativamente più tranquilla ma non per questo priva di conseguenze. La grandine ha certo fatto male ma a creare i danni maggiori sono state le raffiche.
«Tutto ciò che era stato seminato dopo il frumento è stato completamente raso al suolo – commenta senza mezzi termini Danesi, che col fratello Giovanni gestisce l’impresa agricola –. Recuperare quel che si è perso? Impossibile purtroppo. Ormai è troppo tardi». Anche il ‘primo raccolto’ ha subito perdite considerevoli: «Eravamo ormai in procinto di concludere la maturazione ma la perdita si attesta intorno al 50% del prodotto finale». Uno scenario imprevedibile proprio perché mai visto prima: «Soncino, prima d'ora, non aveva mai incontrato un fenomeno di tale portata concentrato esclusivamente sui campi e onestamente non eravamo preparati a questa evenienza».
Le considerazioni post-emergenza: «Al di là del nostro caso specifico, che pur nelle difficoltà riusciremo a gestire con impegno e dedizione, mi sento di fare un’analisi generale. Le assicurazioni devono operare in modo tale che chi è stato danneggiato ed era garantito possa ottenere quel che gli spetta in tempi brevi. ‘Rapido e sostenibile’ – conclude Roberto Danesi – deve essere il modello a cui ispirarsi in questa fase. Anche lo Stato potrebbe giocare un ruolo chiave nel momento, muovendosi attraverso contributi che permettano di snellire il processo».
Oltre alla Danesi, sempre nel Soncinese, sono state molte le aziende colpite. I rovesci si sono accaniti con particolare violenza sulla direttrice per la Melotta, in direzione di Casaletto, risparmiando invece il versante per la Bassa Bresciana dove la cella ha colpito con forza inaudita da Rudiano in poi.
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