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MALTEMPO: LA CONTA DEI DANNI

Agricoltura colpita al cuore: «Ma non vi lasceremo soli»

L’assessore regionale Beduschi garantisce: «Lo stato di calamità è nell’agenda del governo. Al ministro Lollobrigida ho riferito dei danni nel Cremonese e nel Cremasco. Via la burocrazia»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

24 Luglio 2023 - 05:00

Agricoltura colpita al cuore: «Ma non vi lasceremo soli»

CREMONA - Il contatto con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, l’ha avuto sabato sera: «Abbiamo parlato dei danni causati dal maltempo a Cremona, Crema, Piadena, Mantova e Brescia e mi ha assicurato che prenderà immediatamente in considerazione la richiesta dello stato di calamità. La priorità? Sorpassare il sistema assicurativo che prevede premi alti e franchigie severe. Dobbiamo sensibilizzare, come istituzioni, gli istituti».

Il ministro Francesco Lollobrigida


Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, ha le idee chiare e non ha perso tempo. Mobilitato subito al fianco del settore primario colpito al cuore, sa quale deve essere la linea da seguire. Ed è una rotta condivisa con Roma: «Con il ministro abbiamo convenuto – spiega il titolare della cattedra agricola a Palazzo Lombardia – di trovarci di fronte a un’annata particolarmente sfortunata, nonostante le positive premesse, per questi fenomeni che stanno flagellando il prodotto e quindi il raccolto e la semina, con un anno di lavoro agricolo lombardo e cremonese che sta andando in fumo».


L’analisi di Beduschi parte a monte: «Anche togliendo gli oneri di sistema, i tassi finanziari e molto altro, stiamo parlando di un comparto, quello agricolo, il cui azionista di maggioranza è imprevedibile e sempre più anarchico: il clima». A fronte delle incertezze, dal Pirellone ecco le garanzie: «La misura di calamità ci sarà, ho avuto questa rassicurazione. Ma non solo – annuncia Beduschi –. Ci sarà anche un lavoro importante di sensibilizzazione del mondo delle assicurazioni. Gli istituti devono essere solerti nel liquidare in casi come quelli che ci troviamo, sfortunatamente, a dover commentare e analizzare. Sono dell’opinione che di fronte all’evidenza dei fatti, come nel caso specifico di questo fenomeno, verifiche e controlli che sfiorino il ‘vessatorio’ siano da accantonare assolutamente».

L'assessore regionale Alessandro Beduschi


Per Beduschi, il mondo agricolo deve avere la certezza di poter lavorare senza temere di svegliarsi, il giorno dopo, avendo perso tutto. O, quantomeno, con la convinzione che un disastro non significhi automaticamente il capolinea per ragioni più burocratiche che climatiche: «Serve un approccio di sistema, non possiamo lasciare che la gestione del rischio, gli aspetti di natura assicurativa e le tutele siano demandate, diventando un onere sotto ogni punto di vista, per il singolo agricoltore. Si tratta di uno scenario in cui finiamo per danneggiarci, andando a colpire doppiamente chi vive di duro lavoro e poi si trova davanti un muro di pratiche e, spesso, un lasso di tempo troppo importante per ottenere significativi rimborsi».


La soluzione, però, ci sarebbe. E Milano ci sta lavorando: «La PEC ha timidamente introdotto qualche tutela in tal senso ma non basta e sta a noi fare di più. Dobbiamo, come ho detto a Lollobrigida, muoverci come sistema. Di fronte al clima che è il maggior azionista della partita devono essere le istituzioni a fare da scudo al mondo agricolo, specialmente a eccellenze come quello cremonese, tutelando la nostra maggior risorsa nel miglior modo possibile e non abbandonandola quando si trova in difficoltà».

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