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CREMA: IL POLO DI VIA BRAMANTE

L’ex università riprende vita, assegnati i lavori: «Si parte»

Ad agosto l’avvio del maxi-cantiere da 5,1 milioni di euro, prima di ospitare i corsi di Infermieristica e Cosmesi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Luglio 2023 - 05:05

L’ex università riprende vita, assegnati i lavori: «Si parte»

CREMA - Aggiudicato il maxi cantiere per la ristrutturazione da 5,1 milioni di euro dell’ex ateneo di via Bramante. Al netto delle verifiche di legge, in corso in questi giorni, i lavori saranno eseguiti dalla ditta Deleo Srl di Cambiago (Milano). L’impresa è la capogruppo di un’Associazione temporanea di imprese, che ha offerto un ribasso del 5,41%, pari a oltre 250mila euro. Tempo tre settimane, per completare le pratiche inerenti all’appalto — iter seguito dalla società partecipata Consorzio.It — e le prime opere dovrebbero essere avviate nella seconda metà di agosto.

I lavori dovranno essere ultimati entro fine giugno 2025. Il maxi appalto permetterà di sistemare l’intero complesso ex universitario: il piano terra dell’ala A, riqualificando l’edificio dal punto di vista delle normative antisismiche, ma anche rendere agibile l’ala B di via Bramante, quella che da decenni giace in stato di abbandono: previsti il rifacimento del tetto e altri interventi strutturali. Tutti i progetti sono stati curati dalla società Centro Padane. Il Comune, del resto, aveva scelto di accorpare i finanziamenti ottenuti negli ultimi due anni: tre progetti distinti, ma un solo bando.

Nello specifico, il primo è quello denominato ‘Ex O. hub dell’innovazione’, che vale 1,9 milioni di euro, con un milione garantito da Fondazione Cariplo e il resto dall’aministrazione cittadina (ente capofila) con 400mila euro, Provincia (250mila), Politecnico di Milano (140mila euro), Associazione cremasca studi universitari (60mila euro) e Camera di commercio (70mila euro). Comprende i lavori per riqualificare il piano terra dell’attuale sede (ala A) dei corsi Its di alta formazione in tecnologia della cosmesi, della laurea in infermieristica e del master in infermiere di famiglia. L’avvio della Fondazione Hub dell’innovazione (naturale evoluzione di Acsu destinata alla liquidazione) permetterà la gestione del sito di alta formazione e ricerca e la realizzazione del laboratorio didattico di cosmetica utile al corso Its (sino ad oggi gli studenti utilizzano le attrezzature dell’istituto Galilei).

Il secondo progetto rigaurda la riqualificazione antisismica dell’ala A, con 1.156.320 euro di spesa, grazie a 500mila euro della Regione e a 656mila di risorse comunali. Infine il terzo, per rendere agibile l’ala B: 2.060.788 euro interamente finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Avendo un’unica azienda esecutrice, il Comune punta a rendere più snella la gestione dei cantieri. Sarà ottimizzato anche il coordinamento in fase di esecuzione, evitando interferenze tra differenti imprese che opererebbero su un unico fabbricato. Rimarranno comunque distinti i tre lotti funzionali. Il grosso dei lavori è previsto tra ottobre e novembre, ma già da metà agosto inizieranno opere di rimozione di parte del tetto per creare una piazza centrale, tra l’ala A e B dell’ex ateneo. La «rigenerazione urbana» assicurerà quindi un futuro all’ex università.

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