L'ANALISI
22 Luglio 2023 - 05:30
Il ponte Trento-Trieste
PIZZIGHETTONE - Il crollo della passerella sull’Adda è ancora vivo nel ricordo dei pizzighettonesi e anche per questo, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere di opposizione Giancarlo Bissolotti (gruppo ‘Con la gente’) ha chiesto dettagli sulla situazione di corsi d’acqua locali, di fognature e di relative strutture del territorio. Sondandone la sicurezza anche in caso di maltempo e piene. Per il sindaco Luca Moggi è stata l’occasione per parlare soprattutto dei tre viadotti sull’Adda: il Trento-Trieste, il Salvo d’Acquisto e quello ferroviario. Per tutti vengono periodicamente compiute verifiche volte alla sicurezza, ma soprattutto sono in programma importanti cantieri. In particolare il ponte gestito da Rfi – oggetto di periodiche rimozioni di legname dai piloni – verrà demolito e ricostruito.
«Stiamo avendo frequenti contatti con la Provincia di Cremona e con Rfi per il tema del raddoppio della ferrovia Codogno-Piadena – ha ricordato il sindaco – e tra le altre opere è previsto anche un nuovo ponte». Costruito una prima volta nel 1866, ricostruito nel 1928 e bombardato nel 1945, è stato realizzato per la terza volta e inaugurato nel 1952. Nei prossimi anni sarà appunto sostituito da un viadotto a doppio binario ferroviario ma a singola campata, con luce netta tra i due fusti pari a 17,20 metri. L’impalcato sarà costituito «da un solettone a travi incorporate per un totale di 23 travi presenti, inglobate in un getto di calcestruzzo armato». La larghezza complessiva sarà pari a 13,70 metri e l’altezza 5,50 metri. La necessità di ricostruirlo nell’esatto punto in cui si trova quello attuale è legata alla presenza delle due centrali idroelettriche.
Come riferito nei giorni scorsi il viadotto che collega la borgata di Gera a Pizzighettone, competenza del Comune, presto sarà interessato da altri lavori finanziati dal Pnrr. «È stato recentemente riqualificato con la realizzazione di un percorso ciclopedonale in sede protetta e con un cunicolo tecnico per il passaggio protetto dei servizi di erogazione del gas metano, acqua potabile e fognatura – ha spiegato Moggi –. Da completare un importante intervento, che sarebbe il secondo stralcio dei lavori come da progetto Aipo, per la riqualificazione delle sponde e delle alzaie: per poterne fruire a pieno anche come percorso ciclo-pedonale naturalistico, certamente interessante anche per i turisti. Intanto il Comune ha ottenuto un ulteriore contributo statale per la riqualificazione strutturale, da 735 mila euro».
Il viadotto sulla Codognese, ha precisato il sindaco, è monitorato dalla Provincia di Cremona. Recentemente è stato riqualificato nella sua parte più alta, ma negli anni scorsi è stato annunciato che è in programma anche un intervento di manutenzione straordinaria decisamente più oneroso: finanziato da Regione Lombardia per 750 mila euro, prevede un esborso da circa un milione di euro nell’ambito di un ‘pacchetto’ regionale (da 23 milioni in totale) per la manutenzione dei ponti.
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