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IL BILANCIO

Cremona Solidale: turnover e conti a posto, 100 assunti in 2 anni

Crescono servizi e l’alta formazione. Galimberti: «Qui consolidamento e tradizione»

Alberto Guarneri

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redazione@laprovincia.it

21 Luglio 2023 - 05:20

Cremona Solidale: turnover e conti a posto, 100 assunti in 2 anni

Le autorità in prima fila: da destra, Matteo Piloni, Francesco Vitari, Marcello Ventura e Gianluca Galimberti

CREMONA - Riorganizzazione e consolidamento, puntando sulla qualità e su una filiera di servizi sempre più ampia. Sviluppo di nuovi percorsi di presa in carico, oltre alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, anche tramite percorsi di alta formazione in collaborazione con il mondo universitario. Il tutto, con un bilancio che fa registrare il segno ‘più’ per il secondo anno consecutivo. Questo e molto altro racconta il Bilancio Sociale di Cremona Solidale, presentato ieri presso la Sala Coppetti della struttura.

Il pubblico presente all'incontro

Ad illustrarne il contenuto è stato il presidente, Emilio Arcaini, in compagnia del direttore generale, Alessandra Bruschi, e di Simona Gentile, direttore sanitario, insieme al vicepresidente della Fondazione Città di Cremona, Fiorenzo Bassi. Molte le istituzioni presenti, a partire dal sindaco, Gianluca Galimberti, accompagnato dall’assessore al Welfare, Rosita Viola; in sala anche i consiglieri regionali Marcello Ventura, Matteo Piloni e Riccardo Vitari, oltre al direttore sociosanitario di Asst Cremona, Paola Mosa, alla delegata del Rettore dell’Università di Brescia, Arianna Coniglio, e a Chiara Capelletti, responsabile della comunicazione di Ats Val Padana.

Il direttore generale Alessandra Bruschi

«Dalle pagine del bilancio emerge il nostro impegno per lo sviluppo del servizio a favore della città di Cremona – afferma Arcaini - del suo territorio e, soprattutto, delle persone fragili per età e malattia e delle famiglie ad essa legate. Nel registrare un significativo turnover tra i nostri collaboratori, con l’ingresso di nuove esperienze professionali, l'auspicata riorganizzazione ha ripreso vigore e sono già evidenti alcuni risultati positivi. L’operazione ha interessato tutti i settori trainanti del nostro servizio: l'area di assistenza sanitaria, quella residenziale e quella amministrativa».

Il direttore sanitario Simona Gentile


«Leggendo il bilancio risulta evidente come le risorse umane siano il nostro punto di forza – spiega il direttore generale Bruschi – con oltre 100 assunzioni in due anni e con una stabilizzazione in aumento. Da segnalare ci sono senz’altro anche le oltre 4.000 ore di formazione erogate e lo sviluppo del percorso Alzheimer, eccellente esempio della nostra idea di filiera della presa in carico». E il bilancio, anche a livello economico, sorride: «C’è un attivo di quasi 218.000 euro – conferma la dirigente - un risultato che, alla luce dei rincari energetici, è stato possibile attraverso il contenimento dei consumi e anche grazie ad un contributo straordinario del Comune».

Il presidente Emilio Arcaini

Una riorganizzazione che, come sottolineato dal direttore sanitario Gentile, si esprime anche con l’inserimento di nuove figure professionali, con il care manager che va ad affiancare assistente sociale e bed manager. L'Azienda, inoltre, ha promosso percorsi strategici e di alta formazione e specializzazione. Tra questi, soprattutto, quello in collaborazione con l'Università degli Studi di Brescia e Asst, legato ai corsi di Laurea di Infermieristica e Fisioterapia, e quello in sinergia con Ats Val Padana per la formazione degli assistenti sanitari. L’adesione al progetto ‘Cremona besides caregivers’ ha poi permesso di sviluppare nuovi rapporti con l'Università Cattolica di Cremona.

«Cremona Solidale rappresenta una realtà fondamentale per la nostra comunità – afferma il sindaco Galimberti – un vero pilastro con il quale il Comune ha una sinergia davvero molto forte. Un grande grazie va ai vertici e agli operatori, ma anche agli ospiti e alle famiglie. Qui consolidamento e innovazione vanno a braccetto e ciò non può essere che un bene per il territorio».

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