L'ANALISI
NELLA MORSA DEL CALDO
18 Luglio 2023 - 08:43
CREMONA/CREMA - Ats Val Padana ha inviato ad rsa e strutture sanitarie del territorio un protocollo da seguire per salvaguardare gli anziani e i fragili dal caldo intenso: se è vero che quest’anno l’emergenza afa è scattata più tardi rispetto al 2022, lo è altrettanto che ‘Caronte’ sta dando filo da torcere. Anche dal punto di vista economico, visti i costi legati all’uso degli impianti di condizionamento.
«Noi ci siamo naturalmente adeguati alle direttive di Ats per quanto riguarda il fronte sanitario – spiega Alessandra Bruschi, direttore generale di Cremona Solidale –, mentre dal punto di vista energetico ed economico va detto che le nostre quattro palazzine sono già molto moderne e dotate di sistema modalità intelligente per la gestione della temperatura, con adeguamento costante».
Fresco garantito anche al Vismara di San Bassano, che sta però facendo i conti con inevitabili guasti legati al periodo: «Quando un qualsiasi elettrodomestico viene usato con più frequenza c’è il rischio si rompa – spiega la direttrice Maria Grazia Ventura – e così è appena capitato anche a noi con uno dei condizionatori. Ci siamo subito attivati per la riparazione, ma visto il periodo le ditte sono sovvracariche e può capitare qualche giorno di attesa. Di certo non ci poniamo il problema del risparmio: il comfort degli anziani è al primo posto».
Tutto ok alla Fondazione Germani di Cingia de’ Botti: «Anche grazie ad un impianto fotovoltaico eravamo pronti dal punto di vista del budget – spiega il dg Ivan Scaratti –. Abbiamo dato alcune indicazioni ai parenti in visita, spiegando che sarebbe preferibile non portare all’esterno gli anziani dalle 10 alle 18».
Situazione sotto controllo pure alla Fondazione Redentore di Castelverde e a Fondazione Sospiro, entrambe dirette da Fabio Bertusi che sul tema ha fatto il punto della situazione con i rispettivi direttori sanitari. A Castelverde il dottore Andrea Visigalli spiega che sono state adottate misure quali «abbigliamento adeguato, uscite pomeridiane da evitare, idratazione abbondante, monitoraggio delle temperature nei reparti».
A Sospiro il dottor Ferruccio Giovetti conferma che Ats aggiorna quotidianamente: «Siamo da giorni al livello 4 (disagio forte) e sulla scorta di quanto segnalato calibriamo i nostri interventi, tesi a fornire il massimo benessere ai ricoverati».
Infine Alessia Sarzi del polo sanitario Nuovo Robbiani di Soresina assicura che non ci sono disagi per i degenti: «La situazione è in linea, se non migliore, rispetto alla scorsa estate». Pare di capire sia così anche dal punto di vista dei rincari: le bollette arriveranno nei prossimi mesi, ma tutti i direttori delle strutture sono concordi nell’ipotizzare cifre inferiori rispetto a quelle del 2022.
Massima allerta per il gran caldo nelle case di riposo cremasche. I geriatri e il personale infermieristico seguono gli anziani ospiti adeguando innanzitutto la dieta. Per coloro che non hanno regimi alimentari particolari, qualche volta si può fare uno strappo alla regola, con un fresco gelato.
Alla Fondazione Benefattori Cremaschi, in particolare nella sede della Lucchi di via Zurla, sono state ridotte le passeggiate nel parco. Seppur ombreggiata, la grande area verde dotata di alberi pluridecennali, è off limits al pomeriggio. L’afa opprimente sconsiglia di portarci gli anziani. I familiari rimangono con i loro cari nei saloni climatizzati. L’uscita si può fare al mattino, meglio entro le 9.
Stesso discorso alla Fondazione Ospedale dei poveri di Pandino, anch’essa dotata di un vasto giardino, di uno spazio esterno attrezzato con tavoli e sedie e riparato da una tensostruttura. Sino a pochi giorni fa gli ospiti si ritrovavano ai tavolini con i loro cari. Adesso è meglio rimanere all’interno, per evitare pericolosi colpi di calore.
Analoghi accorgimenti vengono messi in atto nelle altre case di riposo del distretto, dal Caimi di Vailate a Romanengo, sino alle strutture socio sanitarie private, come Capralba. «Le procedure sono quelle standard messe in atto tutti gli anni nei periodi caratterizzati da ondate di calore» precisano i responsabili delle varie strutture.
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