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Caccia, calendario approvato: via libera dal 17 settembre

Chiusura differenziata a seconda della specie: per minilepre e coniglio selvatico stop il 31 dicembre

Alberto Guarneri

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20 Luglio 2023 - 16:42

Caccia, calendario approvato: via libera dal 17 settembre

CREMONA - Dal 17 settembre via libera alle doppiette. Da Regione Lombardia arriva l’ufficialità del nuovo calendario venatorio, approvato nella seduta dello scorso 17 luglio. Una partenza in linea con la tradizione nonostante la posizione dell’Ispra (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il cui parere è obbligatorio ma non vincolante, che auspicava uno spostamento della partenza della stagione di caccia almeno al primo ottobre. Via libera per tutte le specie dal 17 settembre, ma i periodi di caccia hanno chiusure differenti, che variano da specie a specie e, in qualche caso, anche in base agli Atc.

Per minilepre e coniglio selvatico stop previsto per il 31 dicembre, a differenza di pernice rossa, starna e lepre, il cui abbattimento sarà consentito fino al 30 novembre. Diversa la situazione inerente alla caccia al fagiano, che negli Atc 1,2,3 e 4 si chiuderà il 30 novembre, mentre negli ambiti 5, 6 e 7 si protrarrà fino al 31 dicembre. La volpe, infine, sarà cacciabile fino al 31 gennaio, ma a partire dal 2 dicembre la caccia vagante sarà consentita, a pieno campo e con l’ausilio del cane, solo da squadre preventivamente autorizzate.

Marco Sperzaga vicecomandante della Polizia provinciale

Per tutte le specie il carniere giornaliero è fissato a due esemplari, eccezion fatta per la singola unità stabilita per la lepre. Il carniere stagionale non viene specificato, mentre viene segnalata, per starna, pernice rossa, lepre comune e fagiano, la possibilità di chiusura anticipata del periodo di caccia su richiesta formale, motivata tramite monitoraggio degli Atc. «Non ci sono grandi stravolgimenti – sottolinea Marco Sperzaga, vicecomandante della Polizia provinciale – il numero di capi giornalieri è in linea con gli anni precedenti. Da segnalare c’è qualche variazione nella durata dei periodi di caccia in base agli Atc, oltre alla rimodulazione, per quanto riguarda il cinghiale, del risarcimento per il danno alla specie in caso di prelievo non autorizzato».

Qualche novità in vista anche per la caccia in forma vagante, che in quattro dei sette ambiti territoriali del cremonese potrebbe terminare in anticipo rispetto alla consueta prima settimana di dicembre, per motivi di raggiunto limite di cattura.

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