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STAGNO LOMBARDO

Uccelli protetti abbattuti nel Parco del Morbasco, denunciati due ottantenni

Sequestrati dalla Stazione Carabinieri Forestale Cremona due richiami acustici con annesse batterie e telecomandi, due fucili da caccia e ventisei carcasse di uccelli abbattuti

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

08 Novembre 2022 - 12:41

Uccelli protetti abbattuti nel Parco del Morbasco, denunciati due ottantenni

STAGNO LOMBARDO - E’ di due richiami acustici con annesse batterie e telecomandi, due fucili da caccia e ventisei carcasse di uccelli abbattuti, quanto sequestrato dalla Stazione Carabinieri Forestale Cremona in due recenti distinte attività di Polizia Venatoria effettuate in modalità coordinata e congiunta con personale della Polizia Provinciale Cremona. I militari sorprendevano a Stagno Lombardo un ottantenne proveniente dalla bassa Val Trompia (Brescia), titolare di licenza di caccia, poi deferito alla Procura di Cremona, intento ad abbattere uccelli migratori agevolato da 2 richiami acustici elettronici. Nel carniere, oltre a due allodole, anche pispole la cui caccia è vietata in quanto specie particolarmente protetta (Convenzione di Berna 1979). Sequestrati i dispositivi elettronici unitamente al fucile, relative cartucce e i nove uccelli abbattuti.

Sempre a Stagno Lombardo, nella stessa giornata, è stato denunciato un ottantenne per aver abbattuto nove pispole. Al titolare della licenza di caccia, proveniente dai primi colli bresciani, è stata sequestrata l’arma e diciassette carcasse di avifauna (nove pispole e otto allodole). L’attività di repressione degli illeciti venatori, effettuata nel Parco del Morbasco, è giunta a conclusione di una puntuale attività di osservazione e monitoraggio su capanni di caccia sospetti.

LE SANZIONI

Arresto da due a otto mesi o ammenda da euro 774 a euro 2.065 per chi abbatte specie particolarmente protette. Ammenda fino a euro 1.549 per chi esercita la caccia con l'ausilio di richiami vietati. Inoltre, provvedimenti amministrativi propri dell’Autorità Amministrativa e di Pubblica Sicurezza inerenti la licenza di caccia.

Gli uccelli migratori sono soliti percorrere rotte ben precise che si ripetono due volte l’anno. Nel periodo fra ottobre e novembre compiono un viaggio che ha inizio nel nord Europa e termina in Africa. Riguardo i dispositivi riproducenti il canto/verso degli uccelli o ungulati, questi sono di libera vendita ed utilizzabili per finalità scientifiche e/o educazione ambientale; è però fatto assoluto divieto il loro utilizzo come richiami da caccia durante l’attività venatoria.  “E’ vietato a chiunque usare a fini di richiamo uccelli vivi accecati o mutilati ovvero legati per le ali e richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con o senza amplificazione del suono”. I richiami ( autorizzati secondo ben precisa regolamentazione solo quelli costituiti da animali vivi), determinano anche un’interruzione della migrazione, con conseguente perdita di energia e riduzione del numero di animali che riescono a portare a termine i loro spostamenti; pertanto il loro utilizzo, oltre all’aumento di abbattimenti, causa anche lo stravolgimento dei naturali ritmi  biologici delle specie.

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