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CREMONA

Amianto, discariche in città

Interventi in via Fabio Filzi e via Brescia. Addio anche ai secchi in via Comizi Agrari

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

18 Luglio 2023 - 10:01

Amianto, discariche in città

I secchi abbandonati

CREMONA - Amianto in via Fabio Filzi e in via Brescia: il Comune ha affidato la rimozione, il trasporto, lo smaltimento e il ripristino dello stato dei luoghi a Linea Gestioni, «in quanto società di comprovata esperienza, specializzata a svolgere» questi interventi. Lo spiega una determina dirigenziale firmata dalla dirigente del Settore Area vasta, Ambiente, Transizione ecologica, Marina Venturi.

Per quanto riguarda via Fabio Filzi, «l’abbandono interessa una striscia di terreno corrispondente all’alveo originario della Roggia Baraccona tombinata, che prosegue poi a cielo aperto verso sud, dove sono stati rinvenuti materiali vari di demolizione, tra cui frammenti di lastre in cemento-amianto. Il rinvenimento è avvenuto durante i lavori intrapresi dal Condominio S. Ambrogio».

L’altra area comunale è ubicata in via Brescia «con un notevole abbandono incontrollato di rifiuti di varia natura da parte di ignoti, tra cui anche inerti da demolizione e lastre di onduline da sottocopertura frammentate, contenenti cemento amianto». Per gli interventi il Comune ha impegnato la somma di 34.986,10 euro.

amianto

I secchi colmi di materiale edile, verosimilmente amianto


E il Comune ha disposto anche l’affidamento dell’intervento di rimozione dei sei secchi pieni di spezzoni di lastre verosimilmente di amianto.

L’intervento richiede la messa a punto e la presentazione di un piano di rimozione e smaltimento all’Ats Val Padana entro un termine massimo di 30 giorni.

Nel frattempo i secchi allineati in fondo al parcheggio di via dei Comizi Agrari, dietro l’ex supermercato Carrefour di via Rosario, verranno ricoperti con un telo dal Comune e circondati da un nastro bianco e rosso in modo da avvisare del pericolo. È quanto spiegano dagli uffici del Comune competenti. In particolare è la funzionaria di Alta Specializzazione in igiene Urbana e Economia circolare, Antonina Aranzulla, a precisare che i secchi sono pieni di «scarti edili contenenti presumibilmente amianto. Ma sarà la ditta a fare le analisi del caso per accertarlo».

In ogni caso è opportuno muoversi presumendo che i secchi contengano effettivamente spezzoni di eternit, vietato in Italia dal 1992 perché contenente amianto e dunque molto cancerogeno.

A pagare sarà il Comune che poi si rivarrà sull’incivile che ha abbandonato il materiale. Ma, naturalmente, solo nel caso che riesca ad individuarlo. Ed è proprio per questo, per trovare eventuali tracce lasciate dallo sconsiderato che ha abbandonato il materiale cancerogeno all’aria e alle intemperie, che la Polizia locale nei giorni scorsi ha compiuto un sopralluogo. Era stato un lettore de ‘La Provincia’, Giuseppe Sarti , a segnalare a giugno la presenza dei secchi, inizialmente otto, «da oltre tre mesi».

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