L'ANALISI
07 Luglio 2023 - 10:19
CREMONA - «Da oltre tre mesi»: cominciava così la lettera del lettore Giuseppe Sarti, inviata alla redazione de La Provincia di Cremona e Crema, che il 19 di giugno segnalava la presenza di alcuni secchi colmi di materiale inerte che apparentemente sembrano essere spezzoni di eternit, vietato in Italia dal 1992 perché contenente amianto e dunque molto cancerogeno. Residente in zona, Sarti scriveva di aver segnalato la cosa alla Polizia locale («chi mi ha risposto mi ha anche assicurato un pronto interessamento»), a Linea Gestione e anche ai carabinieri. In realtà la competenza è della Polizia locale che ha compiuto un sopralluogo il cui esito è al vaglio degli uffici competenti del Settore ecologia del Comune. Il sopralluogo è servito anche a raccogliere eventuali tracce che possano consentire di risalire all’identità dell’incivile responsabile dell’abbandono.
Nel frattempo, però, i sei secchi (ma prima erano otto) sono ancora lì, nel parcheggio di via dei Comizi Agrari, dietro l’ex supermercato Carrefour di via Rosario. Nessuno li ha coperti, imballati né tanto meno rimossi. E ieri sono stati colmati dalla pioggia che si è abbattuta sulla città. Per la rimozione è necessario l’intervento di una ditta specializzata il cui costo sarà addebitato al responsabile dell’abbandono. Nel caso il responsabile non venga individuato, a pagare saranno i cittadini cremonesi.
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