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NELLA MORSA DEL CALDO

La provincia scotta, in ostaggio di Caronte. Afa e allarme ozono

Secondo Arpa Lombardia la qualità dell’aria cremonese resta attualmente accettabile: si boccheggia per il caldo ma in realtà si respira meglio rispetto ai mesi invernali segnati dall’inquinamento atmosferico

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Luglio 2023 - 05:00

In ostaggio di Caronte

CREMONA - Le previsioni meteo parlano chiaro: almeno fino a domani la colonnina di mercurio continuerà a salire – in città sino ad una massima di 37 gradi – per poi scendere progressivamente. Ma chi spera nel fresco non si illuda: la diminuzione non sarà così evidente, perché nei prossimi dieci giorni nelle ore centrali del giorno le temperature non dovrebbero comunque andare sotto i 30 gradi.

LA STRETTA DI CARONTE

Restiamo in ostaggio di ‘Caronte’ nonostante qualche temporale che potrebbe arrivare già oggi. E il caldo non è l’unico problema: con l’afa che morde, scatta anche l’allarme ozono. Anche l’altro ieri (ultimo dato disponibile) a Cremona ha superato il valore obiettivo dei 120 microgrammi al metro cubo. La centralina Arpa di via Fatebenefratelli, infatti, ha registrato una massima media mobile sulle otto ore pari a 132 microgrammi.

QUALITA' DELL'ARIA

Andando al di là delle temperature reali e percepite, con queste ultime che vista l’umidità in alcune ore del giorno arrivano ai 40 gradi, va però detto che secondo Arpa Lombardia la qualità dell’aria cremonese resta attualmente accettabile: da bollino giallo. Ciò anche per effetto delle basse polveri sottili e polveri fini. Insomma, si boccheggia per il caldo ma in realtà si respira meglio rispetto ai mesi invernali segnati dall’inquinamento atmosferico.

L’ALLARME OZONO

La situazione non cambia molto se si esce dal centro città: riguardo l’ozono, ad esempio, nella giornata di domenica sono stati registrati sforamenti del livello soglia anche a Crema (128 microgrammi) e a Spinadesco (129 microgrammi), mentre la stazione di Soresina come noto non rileva questo parametro. Stesso scenario al di là del ponte di Po, visto che a Monticelli d’Ongina si è appena conclusa una campagna di rilevamento mobile sulla qualità dell’aria che ha fatto registrare livelli record di ozono. Nella Bassa Piacentina, infatti, sono stati raggiunti anche picchi di 196 microgrammi.

I RISCHI

Ma quali sono i rischi? Quelli legati al caldo intenso sono naturalmente colpi di calore e conseguenti malori, che possono essere particolarmente pericolosi per bambini, anziani e persone con problemi di salute preesistenti. Se ne sono accorti già nei giorni scorsi al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, dove diverse persone si sono presentate coi sintomi della disidratazione. Per evitare conseguenze negative restano validi i soliti consigli di ogni estate, dall’idratazione adeguata all’evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata. Quanto all’ozono, gli studi scientifici indicano che gli alti livelli possono provocare alterazioni funzionali e biochimiche, per lo più del tratto respiratorio. Recenti studi epidemiologici hanno confermato che sono associati a effetti sulla salute acuti e negativi, sia in termini di morbilità che di mortalità.

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