L'ANALISI
16 Luglio 2023 - 10:05
ISOLA DOVARESE - Carotaggi al Ponte Vecchio, quello pedonale in ferro, di Isola Dovarese per conoscere il suo stato di salute. I rilievi sono ora all’analisi dei tecnici di una ditta incaricata dal Comune per capire le reali condizioni della struttura, simbolo della storia del paese in riva all’Oglio e simbolo di pregio di archeologia industriale. Il sindaco Gianpaolo Gansi spiega la delicata operazione che è avvenuta sia via terra che via acqua. «Abbiamo disposto – precisa il primo cittadino – una perizia tecnica per valutare lo stato salute del Ponte Vecchio, al centro della nostra attenzione e che vorremmo riqualificare. Grazie al gruppo di protezione civile Naviglio di Canneto sull’Oglio, con cui abbiamo sottoscritto una convenzione, è stata messa in acqua una piccola imbarcazione con la quale gli ingegneri incaricati dal Comune hanno fatto i raggi X al ponte in ferro. I carotaggi sono stati effettuati sia nella parte sottostante che su quella calpestabile. L’obiettivo è quello di avere una documentazione che attesti lo stato di salute del ponte e gli interventi di cui necessita. Con questa documentazione si potrà quindi avere accesso ad eventuali bandi che mettono a disposizione risorse per la sua riqualificazione».
Per Isola Dovarese e per gli isolani il Ponte Vecchio è un esempio importante di quanto la vita di una comunità si leghi ad alcuni luoghi in particolare, resi vivi dalle storie delle persone che li hanno attraversati ed abitati. È un esempio di tutto questo perché parla dello sforzo isolano di far proprio il fiume e il territorio, per renderlo più vivibile e capace di prosperare in tempi nuovi. Un prodotto dei tempi nuovi, inaugurato nel 1900. Per non parlare dell’aspetto storico legato a questo manufatto, che parla della vicenda dei tre giovani, Romolo Bocci, Cesare Meda e Giuseppe Piazza delle Brigate SAP Matteotti, uccisi dai tedeschi sul ponte dell'Oglio nella notte tra il 28 e il 29 aprile 1945.
Anche per questo, soprattutto per questo, quel ponte è parte del volto di Isola Dovarese. Verso la fine della seconda guerra mondiale infatti il passaggio sull’Oglio per il ponte di Isola Dovarese era percorso obbligato per le truppe tedesche che abbandonavano il fronte sull'Appennino Tosco-Emiliano. Uno dei tragitti preferiti dai soldati in ritirata per raggiungere il Lago di Garda, e quindi il Brennero, prevedeva infatti l'attraversamento del Po a Cremona e dell'Oglio a Isola Dovarese. Ciò era dovuto al fatto che nell'agosto 1944 era stato abbattuto il ponte di Ostiano, mentre quello di Canneto era continuamente oggetto di mitragliamenti e bombardamenti da parte delle truppe alleate. Anche il territorio di Isola Dovarese divenne bersaglio degli alleati che in questo modo intendevano fermare la ritirata delle truppe tedesche.
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