L'ANALISI
16 Luglio 2023 - 05:20
SORESINA - Sette giorni. Da tanto mancano i due bambini prelevati dal padre, un egiziano 45enne, a casa della nonna materna, che risiede in un piccolo paese della provincia di Pavia. Una miriade di emozioni sta investendo la mamma, un'italiana di 36 anni: preoccupazione, prima di tutto, mista a rabbia e frustrazione, ma poi anche speranza. "Venerdì mi sono recata a Soresina - racconta -. Sapevo che era il giorno in cui la comunità islamica locale si riuniva per la preghiera e mi sono detta che valeva la pena di fare un tentativo. Ho parlato con l'imam proprio dopo la funzione. Ha capito le mie preoccupazioni e mi ha assicurato il suo aiuto. Ha subito parlato con alcuni esponenti della comunità chiedendo esplicitamente se avevano visto il mio ex compagno o se avevano avuto notizie di lui. A quanto pare sarebbe stato notato nei giorni scorsi in compagnia di una donna, non so se italiana o una sua connazionale".
La mossa della mamma dei due fratellini, un maschietto di 8 anni e una bambina di sette, ha sicuramente scosso la folta comunità islamica locale, composta in gran parte di persone provenienti da Egitto e Marocco, e, in misura minore, dalla Tunisia. L'integrazione a Soresina è un 'work in progress', grazie alle aperture multiculturali messe in atto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Diego Vairani e da diverse associazioni locali, senza dimenticare l'impegno in prima linea del parroco don Angelo Piccinelli, che ha aperto un dialogo tra le varie confessioni religiose. La sottrazione dei due bambini alla mamma ha molto colpito gli egiziani (gruppo molto unito e che fa dell'aiuto reciproco una regola di vita) residenti nella cittadina.
La 36enne, nonostante si fosse separata dal febbraio 2022 dal compagno - conseguenza di un brutto episodio di violenza domestica che l'aveva portata al Pronto soccorso dell'ospedale di Lodi - aveva infatti consentito a periodiche visite tra il padre e i due fratellini. Per oltre un anno tutto è filato liscio. Domenica però il 46enne non ha rispettato i patti. «Non so le sue intenzioni - s'interroga l'ex compagna - se vuole portarli all'estero o che altro. Qui i miei figli hanno i loro amichetti, vanno a scuola, hanno l'amore e l'affetto di tutta la nostra famiglia, della zia e dei nonni. Devono tornare a casa».
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