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LE STORIE DELLA MATURITA'

Luca, ragazzo da 100 e lode: «Il mio sogno? Fare il barista»

Azzoni ha ottenuto il massimo dei voti all’Anguissola mettendo con le spalle al muro la sua disabilità

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

12 Luglio 2023 - 05:30

Luca, ragazzo da 100 e lode: «Il mio sogno? fare il barista»

Luca Azzoni con mamma Laura

CREMONA - Sulla maglietta blu spicca la scritta: «Diplomato 2023». Luca Azzoni, 100 e lode al liceo Anguissola, sorride, si fa fotografare con mamma Laura Vicini nel giardino della villetta di Sospiro: «Questa parte del giardino è la preferita di Luca», dice la mamma che lo segue in ogni suo respiro, lei è un tutt’uno col piccolo di casa.

Luca ha infatti due fratelli Andrea e Michele più grandi e insieme a papà Paolo ha una famiglia di quelle di cui si avverte il peso specifico affettivo, anche solo respirando l’aria di casa. Ma è soprattutto nel sorriso di mamma Laura e nei suoi occhi che si capisce cosa sia la felicità.

Luca è un ragazzo speciale, determinato, appassionato e non fatica a dire: «Sono consapevole della mia disabilità, che mi limita, ma non mi impedisce di imparare. Io mi ritengo come gli altri».

A questo ha lavorato Luca, insieme ai suoi familiari, conquistandosi anno dopo anno il suo traguardo, quel 100 che è arrivato con tanto di lode della commissione.

«Nella mia presentazione all’orale sono partito da una frase: se capire è impossibile, conoscere è necessario. Troppo spesso la gente giudica perché non conosce — spiega —. Ho preso spunto dal Viaggio della Memoria che ho fatto con i miei compagni, ho fatto riferimento all’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza e ho affrontato il tema razziale, ho parlato di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Guernica che ho visto con i miei genitori. Ho raccontato dell’emozione di ricevere la Costituzione in Comune per il mio 18esimo compleanno e poi ho parlato della regina Elisabetta II», afferma orgoglioso.

al pc

Mamma Laura sottolinea: «Noi amiamo viaggiare, siamo stati a Madrid, a Trieste, a Venezia, a Firenze — dice —. In questi anni abbiamo tentato di portare Luca sui luoghi che potevano essere interessati dal programma scolastico, facendo sì che l’esperienza potesse supportare lo studio. L’esito è che Luca ha imparato a studiare da solo, ha conquistato una buona indipendenza e autonomia».

E mentre parla il diretto interessato annuisce, sorride e aggiunge: «Durante l’esame ho parlato della mia esperienza a Fondazione Sospiro dove ho lavorato nell’équipe Comunicazione con cui mi sono occupato di promuovere le sottoscrizioni del 5 per mille con la collaborazione di Cremonese, Vanoli, Juvi. Ho frequentato l’indirizzo di comunicazione e questo è servito, mi ha aiutato — dice —. Gli anni di liceo sono stati faticosi, ma belli, neppure la pandemia mi ha fermato, ho imparato a usare il computer, ho cercato di dare il massimo sia a scuola che nello sport. Faccio nuoto e baskin», dice orgoglioso.

Nel raccontare il suo percorso scolastico, la sua voglia di farcela, Luca ci tiene a sottolineare come «sicuramente in tutto questo mi hanno aiutato i professori che mi hanno accolto e incoraggiato, la mia famiglia sempre presente e soprattutto Max il mio assistente che è stato con me per undici anni».

Dietro gli occhiali così simili a quelli di mamma Laura, gli occhi di Luca sorridono e guardano lontano: «Per il futuro vorrei trasformare la maturità in lavoro che per me significa dignità e felicità. Mi piacerebbe fare il barista, mi piace stare con le persone, oppure continuare l’esperienza di comunicazione a Fondazione Sospiro. So che sarà molto difficile perché la gente guarda solo quello che vuole vedere. So che dovrò affrontare tante difficoltà, ma non ho paura, spero di trovare persone coraggiose che credono in me e mi diano questa possibilità».

Nel raccontarsi Luca guarda ogni tanto dei fogli che si è scritto per non dimenticarsi nulla. «Ha festeggiato con gli amici la maturità — afferma la mamma —. È riuscito pian piano ad essere accettato nella classe, fino a diventare un po’ il confidente di tutti».

Ed ora Luca, come tutti i suoi coetanei, si può godere le vacanze: «La mia estate è già iniziata, subito dopo la maturità sono andato a terni per i Campionati Italiani di Nuoto e dopo aver perso la prima medaglia per pochi centesimi, ho conquistato due bronzi individuali e due bronzi in staffetta. Sono appena rientrato da una settimana in barca a vela vicino all’Isola d’Elba, e a fine mese partirò per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona e poi un po’ di montagna».

E conclude: «La maturità per me non è solo la fine di un percorso, ma la dimostrazione che la volontà e l’amore fanno la differenza del mondo e la mia diversità sta solo negli occhi di chi la vede». E come non dargli ragione. 

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