L'ANALISI
ESAME DI STATO: I BRAVISSIMI
11 Luglio 2023 - 05:00
CREMONA - Lacrime e sangue per l’Esame di Stato 2023: il ritorno all’antico — ovvero all’esame senza alleggerimenti pandemici e con metà della commissione formata da membri esterni — si è fatto sentire. In città i maturati eccellenti sono stati in tutto 112, l’anno scorso furono 161. Si tratta di un calo che fa pensare che l’esame di vecchio conio abbia messo a dura prova gli studenti che si sono trovati ad affrontare la maturità quest’anno.
Il liceo Manin tiene le posizioni con 22 eccellenze: 17 cento e 5 cento con lode: «Abbiamo tenuto — commenta la preside Maria Grazia Nolli —. E teniamo conto che quest’anno avevamo una quinta in meno». Il liceo Aselli, con 29 studenti da podio - 14 con cento e 15 con cento e lode - è la scuola che conta il maggior numero di eccellenze (l’anno scorso erano 38 equamente divise con lode e senza lode).
«Anche quest’anno i nostri studenti hanno confermato la loro preparazione e saputo dimostrare ciò che valgono — dice il preside, Alberto Ferrari —. Il fatto di essere tornati al vecchio esame, dopo i due anni di cautela pandemica, ha avuto il suo effetto, ma credo che il numero degli studenti con lode, oltre che quelli con cento, ci possa confermare come la via percorsa sia apprezzata».
Decisamente in controtendenza è l’Anguissola, i cui studenti eccellenti passano da 13 dell’anno passato agli attuali 15; il liceo Vida è passato da 9 super maturi ad uno solo, alla Beata Vergine non c’è stata alcuna eccellenza. In calo anche il Torriani, che passa dai 19 super bravi dell’anno passato agli 11 dell’Esame di Stato 2023; in flessione anche il Ghisleri, che da 13 passa a 8, lo Stradivari, che da 9 passa a 8, lo Stanga si porta a casa 3 eccellenze, ma l’anno scorso erano 9. Stesso calo per l’Einaudi, che con i suoi 15 maturi da podio cala di 12.
«Ma se il confronto con i dati dell’anno scorso mostra un calo generalizzato, mi piace segnalare la crescita, non da poco, delle lodi passate da una a 5 — spiega la dirigente, Nicoletta Ferrari -. Dirò di più: il trend è in calo, ma se torno con la memoria al periodo pre-pandemico, gli studenti col massimo dei voti nel 2019 furono 7, un numero pressoché raddoppiato se confrontato con quello di quest’anno; se poi risaliamo gli anni, non posso non sottolineare come il trend sia caratterizzato da una crescita continua: 16 nel 2020, 20 nel 2021. Detto questo, non posso non notare che nel 2017 avevamo un solo 100. Di strada ne abbiamo fatta e di questo va dato merito ai docenti, ai team di programmazione e naturalmente ai nostri ragazzi che sanno farsi valere in quello che è un vero e proprio rito di passaggio».
CREMA - Concluse le fatiche dell’esame di Stato, la vecchia maturità, è l’ora dei bilanci nelle scuole superiori cremasche. Davide Pagliarini, vice preside dell’istituto Galilei, fa la conta dei bravissimi e arriva a venti. Secondo i dati forniti, gli studenti premiati con la lode dalle otto commissioni sono addirittura otto, mentre gli altri dodici si sono dovuti accontentare, si fa per dire, del 100/100. Al top sono arrivati quasi il 7% dei 311 candidati che hanno affrontato l’esame, una percentuale indubbiamente considerevole. All’istituto Pacioli, invece, gli allievi che hanno affrontato la maturità sono stati 277, suddivisi in 14 classi quinte. Di questi, nove hanno preso 100/100, vale a dire poco meno del 3,5%.
Nessuno è però riuscito a strappare la lode. Ancora più bassa la percentuale degli studenti da premio all’istituto Sraffa-Marazzi. In totale, sono soltanto quattro i diplomati con 100/100, di cui due con la lode. Il 2% del 202 allievi che si sono presentati alla maturità. Tre sono dello Sraffa e uno soltanto ha frequentato il Marazzi. Rispetto allo scorso anno, il numero di bravissimi si è ridotto un po’ ovunque, in maniera sensibile. Se siano stati meno bravi i candidati o più severe le commissioni è difficile da dire. Non sono ancora stati resi noti, invece, i dati dei tre licei (linguistico, classico e scientifico) dell’istituto Racchetti da Vinci. Dovrebbero essere comunicati oggi. Sono invece tre i super bravi all’agrario Stanga di viale di Santa Maria.
Due 100 e lode, nella stessa classe, la V G, e un 100 nell’altra sezione. Al Munari, che comprende il liceo artistico di via Piacenza e il liceo delle scienze umane e economico e sociale di largo Falcone e Borsellino, la maturità perfetta l’hanno conclusa in tre. Altri 14 studenti hanno comunque raggiunto il lusinghiero risultato del 100. Un numero più che raddoppiato rispetto al 2022, segnale che il ritorno all’esame vecchio stile non ha penalizzato gli allievi, anzi. Al linguistico privato Shakespeare, dove da quest’anno non c’era più la classe quinta, avendo da tempo l’istituto sposato la sperimentazione delle quattro annualità, i neo maturi con 100 sono stati due, mentre non si sono registrate lodi.
Nessun risultato di eccellenza alla Casearia di Pandino, che fa anch’essa parte dell’istituto Stanga. Chiuse le lunghe settimane degli orari e appresi i risultati, questi sono i primi giorni di relax dell’estate per gli oltre 1.200 diplomati cremaschi. C’è chi è già partito, magari per la classica settimana di vacanza di maturità insieme ai compagni di classe e chi lo farà a breve. Quasi tutti hanno già scelto se andare avanti con gli studi o mollare il colpo cercandosi un lavoro, ma non manca chi sta ancora sfogliando la margherita.
CASALMAGGIORE - Quest’anno all’Istituto di istruzione superiore Giovanni Romani di Casalmaggiore «sono stati sei i ‘100 e lode’ e dieci i ‘100’». Lo riferisce la dirigente scolastica Daniela Romoli. «Lo scorso anno erano diciotto i ‘100’ e quattro i ‘100 e lode’, però c'era una classe in più», precisa la preside. Romoli si è congratulata con tutti i ragazzi che hanno conseguito la maturità.
«La scuola – ha scritto in una lettera — vi consegna dunque ‘al mondo’ poiché non è solo un luogo in cui si studia e si apprende, è anche il luogo in cui si impara a vivere in comunità e soprattutto in cui si impara a costruire una società fondata su valori democratici. Indipendentemente dagli esiti della valutazione dell’esame, che possono aver causato in ognuno di voi gioie, ma anche delusioni, ora il futuro è nelle vostre mani, ora potrete realizzare i vostri sogni, le vostre passioni, le vostre aspettative».
L’invito della dirigente è a guardare al futuro con speranza e fiducia: «Siate pronti ad affrontare nuove avventure, a intraprendere nuovi percorsi e a raggiungere nuovi obiettivi. Sappiate che le conoscenze e le competenze che avete acquisito durante il vostro percorso scolastico vi accompagneranno per tutta la vita. Siate grati a chi vi ha supportato durante il vostro cammino, genitori, insegnanti e amici: nessuno arriva alla meta da solo, il vostro traguardo è anche il risultato del sostegno di tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere in voi. Sognate in grande tutti voi e siate felici», conclude Romoli.
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