L'ANALISI
09 Luglio 2023 - 16:18
Adriano Assandri, Francesco e Marco Fiorini al traguardo
CREMA - Sono arrivati tutti e tre al traguardo i soci del Moto club Crema, che hanno partecipato all’edizione numero 36 della rievocazione storica della Milano-Taranto, per moto d’epoca. Ossia il serpentone di concorrenti che, anche quest’anno, ha registrato la prima sosta a Crema in via Macello, domenica scorsa.
Adriano Assandri, Francesco e Marco Fiorini hanno tagliato il traguardo sul lungomare del capoluogo pugliese ieri sera, dopo sei lunghe tappe e 1.400 chilometri percorsi.
Assandri ha corso in sella a una Gilera Nettuno 250cc del 1948. Francesco Fiorini ha partecipato con una Gilera Saturno 500cc del 1955, mentre il figlio Marco ha guidato una Moto Guzzi Sport 15 del 1932. Buoni i loro piazzamenti. Assandri si è classificato terzo per le 250 centimetri cubici, Marco sesto nella 500 e Francesco undicesimo nella stessa categoria.
Nella classifica generale, invece, i tre cremaschi sono giunti rispettivamente 31°, 21° e 32° su 155 piloti in lizza. Nata negli anni Trenta come gara di velocità con partenza in notturna da Milano e in volata fino al sud, la classica è oggi una competizione di regolarità a cronometro, che prevede più soste e in sei giorni accompagna i partecipanti lungo la Penisola. Le tappe hanno toccato Milano, Maranello, Villanova di Castenaso, Pontedera, Pisa, Assisi, Cassino, San Giovanni Rotondo e infine Taranto.
Soddisfazione è stata espressa dal veterano Assandri, 74enne che ha partecipato a 18 edizioni ed è tornato a casa in aereo: «È stata dura arrivare fino in fondo, ma è stato bellissimo partecipare. Ho tenuto un’andatura regolare, che mi ha permesso di arrivare fino in fondo. L’unico problema è che la moto perdeva un po’ di olio e ho dovuto in continuazione aggiungerne; ma noi motociclisti siamo abituati a tribolare un po’. Avrei potuto classificarmi meglio, se non avessi avuto la penalizzazione per aver cambiato la moto 15 giorni prima della partenza».
Felice anche Francesco Fiorini, che dopo l’arrivo a Taranto non è tornato a Crema. «Ho cambiato moto — spiega il cremasco alla quinta partecipazione — e ho raggiunto un amico a Matera. Ora partiamo per Sorrento, Civitavecchia, ci imbarchiamo per Barcellona, quindi andiamo a Porto e risaliremo fino in Bretagna. La Milano-Taranto è andata molto bene, ma non avevo dubbi sull’affidabilità del mio Saturno. Con un’andatura regolare sui 65 orari di media sono arrivato senza problemi».
Tutto bene anche per il figlio Marco: «Gestire una moto del ‘32 con sole tre marce e l’acceleratore a manettino non è stato semplice, ma alla fine la sfida è stata vinta».
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