L'ANALISI
09 Luglio 2023 - 05:15
CREMONA - Grazie soprattutto ai 210 nuovi nati registrati nel mese di gennaio, in provincia stiamo assistendo ad una piccola inversione di tendenza: nel primo quadrimestre di quest’anno sono nati infatti 17 bambini in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato è opposto se si analizzano le nascite presso l’Asst di Cremona – nei primi sei mesi di quest’anno in ospedale sono state 510 e cioè quindici in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – ma a livello complessivo nel territorio cremonese la natalità pare appunto in lieve ripresa.
A dirlo è l’ultimo report Istat, che analizzando i dati demografici attesta 684 bebè (351 maschietti e 333 femminucce) venuti alla luce in provincia da gennaio ad aprile. Erano stati 667 nel primo quadrimestre del 2022, mentre sono ancora lontani i numeri del 2021 quando erano stati 765. Dunque è decisamente presto per parlare di ripresa. Soprattutto perché il saldo naturale resta eloquente: -712 in quattro mesi, con 327 morti solo ad aprile.
L’Istat permette di tracciare anche un bilancio demografico per ogni comune, dal quale emerge che naturalmente il record di nuovi nati riguarda la città capoluogo: a Cremona sono nati 38 bambini a gennaio, 31 a febbraio, 45 marzo e 22 in aprile, per un totale di 136 bebé. A Crema nel primo quadrimestre sono invece venuti alla luce 61 bebé con il record a gennaio (21) e a Casalmaggiore sono stati complessivamente 37. Il confronto con lo stesso periodo del 2022 è interessante: se a Cremona città il dato è identico (anche un anno fa fra gennaio e aprile erano nati 138 bebè con il record di 44 a gennaio), a Crema registriamo un calo perché erano nati 6 bambini in più.
Stessa cosa a Casalmaggiore dove ne era nato uno in più. Va da sé che il lieve incremento, che come già riferito si registra complessivamente a livello provinciale, non è quindi da imputare alle nascite nei centri maggiori della provincia: va ricercato nei movimenti demografici naturali dei piccoli paesi del territorio.
E a livello nazionale? In Italia nel primo quadrimestre le nascite (in totale circa 118 mila) sono ulteriormente calate rispetto al passato: -1,1% rispetto al 2022 e addirittura -10,7% rispetto al 2019. Per quanto riguarda i decessi, invece, c’è un’inversione di tendenza rispetto al triennio segnato dalla pandemia: 21mila morti in meno rispetto ai primi quattro mesi del 2022 e addirittura 42mila in meno rispetto all’anno nero del Covid, il 2020. Prosegue intanto il processo di invecchiamento della popolazione: oltre il 24% ha più di 65 anni ed è record di ultracentenari, saliti a quota 22 mila.
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