L'ANALISI
08 Luglio 2023 - 18:23
Uno render che illustra come dovrebbe essere uno dei tratti della autostrada Cremona-Mantova
CREMONA - Secondo i comitati e le associazioni ambientaliste, che hanno il loro portavoce in Cesare Vacchelli, «c'è una data che, forse, potrebbe mettere la parola fine alla pluridecennale vicenda delle autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero» ed è quella del 5 luglio 2023, «posta in calce alle risposte di Regione Lombardia ad una precisa e articolata interrogazione del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle sul tema dell'autostrada Cremona-Mantova».
Gli ambientalisti definiscono «significativa l’apertura da parte di Regione Lombardia rispetto al tema della riqualificazione della statale 10. Una disponibilità non nuova, dal momento che anche al ‘tavolo regionale delle infrastrutture’ del luglio 2019, lo stesso presidente Attilio Fontana aveva proposto alle istituzioni delle province di Cremona e di Mantova di valutare anche la riqualificazione in sede della statale 10, da noi proposta e validata dalla Regione, tra i possibili scenari proposti. La risposta delle istituzioni e della politica dei due territori è stata, però, in quell’occasione, perentoria: vogliamo l'autostrada! Ora chiediamo a queste stesse istituzioni e forze politiche di aderire all'invito della Regione a considerare realisticamente il tema della riqualificazione della statale 10 come risposta concreta e sostenibile al miglioramento della viabilità locale. Attendiamo fiduciosi e con spirito costruttivo».
I comitati e le associazioni ambientaliste invitano dunque nuovamente a «cambiare strada» e dicono che «la politica delle grandi opere ha accomunato con pari responsabilità, e con qualche rara eccezione, i partiti di centro-destra e quelli di centro-sinistra nella corsa alla cementificazione selvaggia del territorio, impedendo, così, la realizzazione delle opere viabilistiche veramente utili e da tempo attese».
I comitati e le associazioni ambientaliste per ora non prendono posizione sulle affermazioni dell’assessore Alessandro Beduschi, che ha ribadito il sostegno all’autostrada, e citano «il mancato finanziamento governativo del Ti-Bre e l'assenza di atti formali che ne prevedano la realizzazione, che lasciano con il 'buco', non solo finanziario, la Cr-Mn nel tratto comune di 8,5 chilometri da Calvatone a Marcaria».
Ricordano «l'assenza del fantomatico finanziatore/benefattore interessato ad investire sulla Cr-Mn. L’operazione di acquisizione da parte di Regione del progetto preliminare e di quello definitivo dell'autostrada Cr-Mn, messa in discussione dai comitati e dalle associazioni ambientaliste cremonesi con una circostanziata segnalazione per danno erariale alla Corte dei Conti – dicono -, è ora di conseguenza impantanata in un lungo e articolato percorso giudiziario, avviato dalla concessionaria Stradivaria spa, e risulta in netto contrasto con l’ipotesi iniziale di risoluzione consensuale del contratto di concessione».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris