L'ANALISI
09 Luglio 2023 - 05:05
CREMA - Le doppietta finiscono negli armadi e le nutrie escono dalle tane. E tornano a fare capolino un po’ ovunque, in modo particolare lungo la ciclabile che porta alla località Mosi.
A lamentarsi solo coloro che la percorrono, in bicicletta o a piedi per il jogging. È bastato dunque sospendere l’operazione di contenimento del grosso roditore, che il problema è riemerso in tutta la sua portata. Segno che, nonostante gli oltre 900 capi abbattuti in tre mesi, da marzo a fine maggio, di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio.
«Lo sappiamo — afferma l’assessore comunale all’Ambiente, Franco Bordo — tant’è vero che, a settembre, riprenderemo la campagna. In questo momento non è possibile sparare, perché gli agricoltori stanno lavorando nei campi e sarebbe pericoloso. Stiamo utilizzando le gabbie, ma le catture sono ovviamente in numero limitato».
Dopo anni in cui erano mancati gli interventi, a causa anche la pandemia che ha incanalato le attenzioni verso il problema sanitario, le nutrie hanno proliferato e si sono moltiplicate a dismisura. Basti pensare che una femmina può portare a termine fino a tre gravidanze l’anno. Dopo una gestazione di quattro mesi e mezzo vengono partoriti dai due ai sei piccoli. La prima fase dell’intervento di contenimento, organizzata dal Comune d’intesa con Provincia, forze dell’ordine, agricoltori e Linea gestioni, si era conclusa a fine maggio e aveva portato effetti positivi.
La zona in cui i volontari hanno operato è quella che si estende dal Podere di Ombriano fino alla strada provinciale che attraversa, appunto, la località dei Mosi. La squadra di dodici cacciatori, appositamente formati, ha operato per tre mesi, cercando di arginare l’invasione dei roditori sul territorio cittadino. Ed è in questo questo lasso di tempo che sono stati abbattuti, come detto, oltre 900 esemplari. In estate, è necessario sospendere l’attività e per questo le nutrie tornano a farla da padrone. Ora è in corso la fase che riguarda le zone vicine alle strade, le ciclabili e le abitazioni, che sono poi i luoghi in cui non è consentito sparare. Qui l’intervento è con le gabbie, per la cattura, ma non hanno la stessa efficacia. È questo il motivo per cui, a ridosso delle vie, si possono vedere ancora. Per ora, come detto, le doppiette restano a riposo, ma in autunno torneranno a sparare.
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