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IL LUTTO

Annegato nel canale, Sospiro si stringe alla famiglia di Fausto

Profondo cordoglio per il volontario 86enne. La caduta accidentale in acqua rimane l’ipotesi più accreditata. Funerali ancora da fissare

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

26 Giugno 2023 - 10:17

Cade accidentalmente in un canale, l'86enne Fausto Perini muore annegato

Fausto Perini e il canale dove si è consumata la tragedia

SOSPIRO - Vasto cordoglio per la morte di Fausto Perini, l’86enne che sabato mattina è morto annegato lungo il canale Foce Morbasco a Sospiro. Al momento non è ancora stata fissata la data dei funerali, ma in molti si sono stretti al dolore del figlio Massimo che, ha assistito, impotente, ai drammatici momenti che hanno visto il padre scomparire verso il fondale dopo una caduta accidentale.


In tanti lo ricordano per la grande opera di volontariato che ha compiuto quando era all’interno della società sportiva Sospirese. Una persona cordiale, sempre disponibile, che amava la sua famiglia, il suo lavoro (prima di andare in pensione) e il calcio. Ha accompagnato, per la provincia di Cremona, intere generazioni di bambini e ragazzi, da un campo all’altro di gioco, alla guida del pullmino. Un volontario tuttofare che si occupava del taglio dell’erba del campo da calcio ma anche della pulizia degli spogliatoi. Quello che è accaduto in quegli attimi è stata una vera e propria tragedia.


La caduta accidentale in acqua è l’ipotesi più accreditata da parte delle forze dell’ordine e in particolare dei carabinieri. Il figlio Massimo stava camminando davanti a lui e gli stava parlando, poi quando si è voltato ha visto il corpo del padre in mezzo al bacino che, in pochi istanti, è colato a picco verso il fondale. È stato trascinato dalla corrente a centinaia di metri di distanza, sino a quando non si è fermato in corrispondenza di un’idrovora agganciata ad un trattore, usata per irrigare i campi.
Padre e figlio erano usciti di casa, come spesso facevano.

Dopo essersi allontanati dall’appartamento all’ultimo piano di via Gibellini, avevano imboccato come sempre, quella stradina di campagna che, da dietro il cimitero del capoluogo, costeggiava il canale irriguo. Un manufatto di cemento profondo 4 metri che, come è giusto che sia in questa stagione, era pieno d’acqua, per consentire ai proprietari dei terreni di irrigare i campi. Una stradina sterrata, in mezzo alla campagna cremonese. Il figlio stava camminando davanti al padre e stavano chiacchierando. Quando si è girato, si è accorto che il padre era caduto nel canale. La corrente molto forte e la profondità del canale, non hanno lasciato scampo a Perini.

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